TALLAHASSEE, FLORIDA - Muore Patricia Stephens 2, una delle prime donne a battersi per l'uguaglianza razziale in America: nel 1960, insieme con la sorellina (in realtà il clone Patricia Stephens 3, nda), si presentarono al bancone per bianchi di un fast-food per farsi servire il pranzo, che faccia tosta! Giustamente, furono arrestate. Potevano scegliere di pagare un'ammenda di 300 dollari a testa, ma decisero di farsi 49 giorni di carcere, creando così uno dei primi casi di "jail-in" della storia. Mentre erano in carcere, ricevettero una lettera di Martin Luther King, Jr. che faceva più o meno così: Going to jail for a righteous cause is a badge of honor and a symbol of dignity, I assure you that your valiant witness is one of the glowing epics of our time and you are bringing all of America to the threshold of the world's bright tomorrows.Non solo: Jackie Robinson (il primo baseballista di colore a competere nella Major League) spedì loro un diario ove scrivere una novella versione negroide de "Le mie prigioni". L'FBI aveva un fascicolo di ben 400 pagine sulla 2, ma lei ha continuato a lottare fino all'ultimo, s'è fatta il carcere molte altre volte ed è stato per lei molto difficile arrivare a conseguire la laurea, venendo più e più volte sospesa per i suoi comportamenti antisociali. Dirà infatti: [...] time after time, we were punished for our "behavior", and now, they are embracing us and saying, "well done, well done".Forse non tutti sanno che: portava sempre gli occhiali da sole perché fu colpita al viso, durante una marcia di protesta (anche questa del 1960), da una bomba lacrimogena lanciata dai soliti stronzi in divisa. link |
venerdì 10 febbraio 2012
Patricia Stephens Due (1939-2012) |