LEXINGTON, KENTUCKY, PATRIA DEL POLLO FRITTO, USA -
Did my father's generation hit the beaches of Normandy and Iwo Jima so that I'd have to pee in a cup to hold a job in America? La risposta è no, cazzo! Diparte oggi Gatewood Galbraith, avvocato americano, politico libertario e noto attivista pro-marijuana, nonché cinque volte candidato governatore del Kentucky e due al Congresso, senza essere mai eletto (il massimo risultato è stato del 15%), praticamente una specie di Marco Pannella a stelle e strisce.
Non sono servite a niente le sue amicizie influenti (a proposito di Willie Nelson, non fumerò mai più erba con lui), in tutta la sua lunga vita non è riuscito nel suo proposito di trasformare il Kentucky nell'Olanda d'America (e dubito ci riesca ora da morto), e di questo non possiamo che dispiacercene, soprattutto considerata la recente svolta conservatrice dei Paesi Bassi. Dove cazzo andremo a fumare ora? Se v'interessa (e come no!) sul tubo esiste un documentario dedicato a Galbraith, per non parlare della sua autobiografia, The Last Free Man In America: Meets The Synthetic Subversion, la cui copertina da sola giustifica l'acquisto.
Our relationship with Mother Earth is the most basic relationship that we have in this birth-death cycle. And when a government tells us that we cannot go to our mother source that is Earth, and plant a seed in God's green earth, and utilize the green plant that comes up out of there in its natural form for our fiber and food and medicine needs, then that government is awry and that government no longer represents the best interests of the citizens of this country. link
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