PAVIA, ITALIA - Non è più fra noi Angela Casella, madre di quel Cesare Casella che nel 1988 fu rapito dalla 'ndrangheta e tenuto ostaggio per ben due anni, precisamente 743 giorni. I rapitori chiesero un miliardo di lire di riscatto, un bel po' di soldi per l'epoca, soprattutto considerando che Cesare Casella non era certo il rampollo dei Getty (il padre era il proprietario di un concessionario Citroën, la Casella S.r.l., che nel frattempo è diventata un'immobiliare). Nonostante tutto il riscatto fu pagato, ma il ragazzo, allora poco più che diciottenne, non venne rilasciato. Ma come, dei mafiosi che non rispettano la parola data? Sono molto deluso! Dopo la mancata liberazione, la madre di Cesare decise di compiere un gesto clamoroso (per il quale fu soprannominata Mamma Coraggio): scese in Calabria e iniziò un tour fra le ridenti cittadine della Locride, dormendo in tenda (strano che non l'abbiano multata per occupazione del suolo pubblico) e incatenandosi nelle varie piazze per mantenere viva l'attenzione sul caso e cercare solidarietà fra la gente del luogo. Dopo mesi di incatenamenti, appelli tv e quant'altro, finalmente il figlio fu liberato. Dopo il sequestro Cesare diventò una specie di star: partecipò a diversi programmi tv, fu fotografato seduto accanto a Berlusconi durante una partita del Milan, fu intervistato da Vespa (e figurati), iniziò a tenere una rubrica di posta del cuore su Visto e infine scrisse libro 743 giorni lontano da casa; la storia ha anche ispirato il film tv Liberate mio figlio. link |
martedì 13 dicembre 2011
Angela Casella (1946-2011) |