NORTHAMPTONSHIRE, UK - Il mio nome è Bond... Simon Bond.Purtroppo non siamo riusciti a trovare immagini che ritraggono il vignettista Simon Bond, da poco scomparso, ma immaginiamo fosse solito vestirsi come il Bond più famoso. Di tutti i libri che Bond ha pubblicato, uno su tutti merita su queste pagine una menzione speciale: 101 uses for a dead cat, indispensabile enciclopedia che ci insegna come utilizzare i nostri amici dispensatori di fusa una volta che hanno steso le zampine. Avevate mai pensato, per esempio, di utilizzare un gatto morto per temperarci le matite? Bond ci ha pensato. Avevate mai pensato di utilizzare un mucchio di gatti morti per farne un simpaticissimo e per nulla miagolante muretto a secco? Bond ci ha pensato. E voi, signorine, vi siete sempre sentite a disagio per via delle vostre minuscole tettine? Niente paura, Bond ha pensato alla soluzione per voi. E che dire di voi maschietti? Avevate mai pensato di trasformare il vostro micio morto in un giocattolo sessuale? Vabbé, che domande... ovvio che la risposta è sì. Ma parliamo della gestazione di questo fantastico libro: nel 1976, Bond confidò all'amico Terry Jones l'intenzione di voler pubblicare un libro avente come argomento i gatti morti. A Jones l'idea piacque parecchio e nel 1981 riuscì a farglielo pubblicare. Fu un successone: vendette più di due milioni di copie e fu pubblicato in 20 paesi. Ai detrattori, i quali lo giudicavano alla stregua di uno psicopatico, Bond rispondeva sempre che era un grande amante dei gatti, avendone ben quattro, ma che l'unico problema era che ne era allergico. link |
venerdì 19 agosto 2011
Simon Bond (1947-2011) |