IL MORTO DEL MESE

lunedì 11 aprile 2011

Edward Edwards (1933-2011)

COLUMBUS, OHIO, USA - Non hanno fatto in tempo a giustiziarlo Edward Edwards, c'ha pensato il Padreterno: era stato condannato a morte per un totale di 5 omicidi, 4 dei quali scoperti solo dopo che era già nel braccio della morte per aver ucciso con due fucilate al petto il suo figliastro, tutto per mettere le mani sui 250.000 dollari della sua assicurazione sulla vita. Gli altri delitti riguardavano i giovani Bill Lavaco e Judith Straub, uccisi nel '77 con un colpo di fucile alla nuca, e i 19enni Tim Hack e Kelly Drew, ammazzati nello stesso modo nel 1980. Per questi delitti non era stato trovato il colpevole, che la stampa aveva soprannominato Sweetheart Killer, l'assassino di fidanzatini. L'avrebbe fatta franca, si fa per dire, se qualcuno non avesse deciso (nel 2007!) di fare il test del DNA sullo sperma trovato vent'anni prima sui pantaloni di Kelly Drew: sorpresa della sorprese, era di Edwards, all'epoca già in attesa dell'esecuzione.

Lui confessò tutto, tanto cambiava poco. Era uno a cui piaceva la notorietà: nel 1972 aveva persino scritto un libro, Metamorphosis of a Criminal, una specie di autobiografia a scopo di redenzione nella quale raccontava tutti i crimini che aveva commesso fino a quel momento (si parla per lo più di rapine, molte, tanto che per un periodo fu persino incluso nella FBI Ten Most Wanted Fugitives). Tra le altre cose, nel libro parla anche della sua infanzia traumatica, passata in un orfanotrofio gestito da suore che sovente lo picchiavano. Quando una suora gli chiese cosa sarebbe voluto essere da grande, lui rispose:
Sister, I'm gonna be a crook, and I'm gonna be a good one.
Altroché se c'è riuscito. Tutta colpa delle suore, maledette, quando la smetteranno di trasformare i bambini in serial killer, quando? Se non ora, quando?

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Morirono così