IL MORTO DEL MESE

martedì 9 novembre 2010

Yoshinobu Nishizaki (1934-2010)

CHICHI-JIMA, OGASAWARA, JAPAN - Ciao a tutti, il nipponofilo del nostro staff è in ferie, perciò sta a me scrivere l'ultimo saluto a un tizio che non so chi sia e del cui lavoro non so una ceppa: Yoshinobu Nishizaki. Beh, a dirla tutta, a differenza dell'ultimo necrologio-di-muso-giallo che m'è toccato redigere (ah, per inciso, l'aver scambiato un wurmple con un caterpie fa pesare il mio cuore come un macigno), credo di aver visto, da bambino, qualche puntata del cartone animato per il quale il nostro Yoshinobu era noto (produsse nonché co-creò Space Battleship Yamato), anche se non potrei giurarci, visto che all'epoca mi guardavo qualsiasi cacata animata che la tv mi propinava e con qualsiasi intendo qualsiasi.

Yoshinobu è morto cadendo come un cretino dalla sua nave ancorata nel porto dell'Isola Chichi, nave che per un fottuito caso aveva lo stesso nome della già menzionata corazzata spaziale. Ma questo non è l'unico aneddoto interessante della sua vita: nel 1997 fu fermato mentre guidava la sua auto in evidente stato alterato e gli furono trovati addosso 50 grammi di stimolanti, 7 di morfina e 9 di marijuana. Mentre era in attesa di giudizio si andò a fare un giretto all'estero con la sua nave e, tornando in patria, cercò di introdurre clandestinamente un M16, un lanciagranate M203, una Glock 17 e un bel po' di munizioni. Poi a casa gli trovarono altri stimolanti, un'altra pistola e proiettili assortiti, al che consegnò di sua sponte due fucili automatici, 1800 proiettili e 30 cartucce da obice, tutta roba che teneva ben nascosta nel garage. Che dire? Un vero fico. E' un gran peccato che sia morto come un cretino.

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Morirono così