IL MORTO DEL MESE

domenica 17 ottobre 2010

Benoît Mandelbrot (1924-2010)

CAMBRIDGE, MASSACHUSETTS - Che ficata, i frattali: a voler dar loro una definizione (cito da wikipedia) si direbbe che sono forme geometriche che si ripetono nella propria struttura allo stesso modo su scale diverse, ma per un ignorantone come me sono sempre stati un sinonimo di droga/non droga, come la Dreamachine, gli Hawkwind o l'onironautica.

Oggi un tumore pancreatico, che a giocarsi i testicoli si è fatto strada nel suo corpo seguendo sequenze frattali, uccide colui che si poteva fregiare del titolo di padre dei frattali: Benoît Mandelbrot, l'uomo che ha coniato per l'appunto il termine e i cui studi hanno trasformato la nostra visione del mondo, trovando applicazione in campi di studio quali la teoria del caos, la finanza frattale, l'econofisica e decine d'altre materie dai nomi bislacchi.

In occasione della laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia, conferitagli dall'Università degli studi di Bari nel 2007, dichiarò:
Il concetto di base che unisce lo studio dei frattali alle discipline come la biologia e quindi anatomia e fisiologia parte dalla convinzione di un necessario superamento della geometria euclidea nella descrizione della realtà naturale. Volendo essere molto sintetici, i frattali servono a trovare una nuova rappresentazione che parta dall'idea di base che il piccolo in natura non è nient'altro che una copia del grande. La mia convinzione è che i frattali saranno presto impiegati nella comprensione dei processi neurali, la mente umana sarà la loro nuova frontiera.
Preghiamo affinché la sua convinzione possa in futuro trovare conferme... per i frattali, hip hip hurrà!

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Morirono così