IL MORTO DEL MESE

lunedì 27 settembre 2010

Gennady Yanayev (1937-2010)

MOSCA, URSS - Do svidaniya all'ex compagno Gennadij Ivanovič Janaev, politico sovietico. E' stato segretario del Comitato Centrale del PCUS e Vice Presidente dell'Unione Sovietica, nientemeno. Ma la cosa più fantastica per cui lo ricordiamo è l'aver capeggiato il goffo tentativo di rovesciare l'allora presidente Michail Gorbačëv (CHIII? Ah, Gorbaciof...), il cosiddetto Putsch di Mosca.

Era il 1991, avevo meno di 10 anni ma ricordo tutto come fosse ieri: mentre Gorbacev, Gorbaciof o come cazzo si scrive se ne stava bello bello in Crimea, Yanayev e i suoi amichetti del partito decisero di prendere il potere, alè. Sequestrarono Gorba... il tizio con la voglia (chissà se era vera), impedendogli di lasciare la Crimea, e assunsero il controllo: Yanayev diventò quindi Presidente della Repubblica, chi l'avrebbe mai detto.
Lasciatemi dire che Mikhail Gorbačëv è ora in vacanza. Sta subendo delle cure nel nostro Paese. È molto stanco dopo questi anni e gli ci vorrà del tempo per ristabilirsi.
disse il burlone in conferenza stampa. La pacchia durò poco, appena tre giorni (di proteste), trascorsi i quali fu arrestato, processato e condannato (uscirà nel 1994 in seguito ad una amnistia).
Il colpo di stato, alla fine, non fece altro che accelerare il processo di dissoluzione dell'URSS (esattamente il contrario di quello che volevano i golpisti), ma ebbe soprattutto l'effetto di portare al potere un personaggio che sicuramente non era mai ubriaco: Boris Yeltsin.

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Morirono così