COLORADO SPRINGS, USA - E' morto Lou Smit, senza la acca, detective americano. Sosteneva di non aver mai lasciato un omicidio irrisolto e di aver consegnato alla giustizia più di 200 assassini. Per questa sua cazzutaggine (e nonostante fosse già in pensione) nel '96 fu chiamato come consulente per l'omicidio della piccola JonBenét Ramsey, una reginetta di bellezza di 6 anni trovata strangolata nella cantina della sua abitazione. Del delitto furono accusati i genitori (infine scagionati, anche grazie a Smit, che prese le loro difese) e divenne un caso seguitissimo negli USA, una specie di Delitto di Cogne. Immaginate se fosse successo in Italia, Vespa avrebbe fatto 100 puntate di Porta a Porta, con plastico della cantina degli orrori e compagnia bella. Sul caso (quello della bambina, non quello di Cogne) hanno anche prodotto una miniserie tv chiamata Perfect Murder, Perfect Town, con Kris Kristofferson nella parte di Smit. Aneddoto divertente, che mi sembra una stronzata, ma speriamo di no: quando fece domanda per entrare in polizia non soddisfaceva i requisiti minimi d'altezza, ma proprio per pochissimo. Allora pensò bene di farsi colpire in testa da un suo cugino sbirro con uno sfollagente, quindi andò a ripetere l'esame dell'altezza, che passò grazie al centimetro di bernoccolo in più appena spuntatogli sul cranio. Che tipo. link |
domenica 15 agosto 2010
Lou Smit (1935-2010) |