IL MORTO DEL MESE

domenica 16 maggio 2010

Luigi Waites (1927-2010)

OMAHA, NEBRASKA , STATI UNITI D'AMERICA - C'è crisi nel jazz, da musica per i poveri schiavi ha conquistato un posto nel cuore delle persone agiate del mondo a cui piace mettersi il vestito bello e andare in qualche club dove il musicista si spera non esageri con il volume e sappia fare almeno una cover di Laura Pausini. Ora anche questi ricchi non spendono più come una volta e tutto il sistema jazz sta andando in crisi, pensate che vogliono chiudere il festival Slowdown di Omaha. Mi chiedo come faremo ora senza questo festival conosciuto in quasi tutto il Nebraska. E' inutile mettersi a piangere, tanto ormai i suoi fasti più luminosi sono passati, soprattutto ora che è morto il grande batterista Luigi Waites, all'anagrafe Lewis Waites, un afroamericano che, non contento della discriminazione verso i neri così forte nell'America che fu, cercava di imitare tutti gli stereotipi del secondo immigrato italiano più famoso del mondo. Luigi picchiava i fusti della batteria con una delicatezza unica, che gli ha permesso di essere per qualche concerto il batterista di super donne come Ella FitzgeraldDinah Washington e Sarah Vaughan, mica chiacchiere.

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Morirono così