BANGKOK, THAILANDIA - Khattiya Swablabla, che da adesso in poi chiameremo con il suo più pronunciabile soprannome ufficiale, Sae Dang, il "Comandante Rosso", è morto a causa di complicazioni renali durante la sua degenza nell'ospedale di Huachiew. Il motivo del suo ricovero aveva però ben poco a che vedere con i reni: il 13 maggio scorso, nel bel mezzo di un intervista con un giornalista del New York Times, un cecchino lo ha centrato in testa con un proiettile. Questo episodio è stata la molla che ha fatto scatenare l'escalation di violenza delle recenti mobilitazioni in Thailandia, adesso che è schiattato staremo a vedere. Bando alle ciance, questo Comandante Rosso era di certo un gran simpaticone: nel 2008 il generale Anupong Paochinda, comandante in capo dell'esercito thailandese, in seguito ad una dichiarazione di Khattiya a proposito del buttare bombe sui mezzi militari nell'eventualità di un colpo di stato, decise bene di destinarlo alla mansione di insegnante di aerobica. Il Comandante rispose ironico, in una sua dichiarazione: The army chief wants me to be a presenter leading aerobics dancers. I have prepared one dance. It's called the 'throwing-a-hand-grenade' dance.Ma i nervi gli sono saltati quando, dopo aver scoperto i suoi legami con dei gruppi paramilitari simpatizzanti del DAAD, il solito generale Anupong ha ordinato la sua sospensione da tutti gli incarichi. Per tutta risposta, il 14 gennaio corrente anno l'ufficio di Anupang è saltato in aria, colpito da diversi proiettili di M79. Quando è stato interrogato a proposito delle sue responsabilità negli omicidi di 25 persone tra manifestanti e giornalisti, ad opera di misteriosi uomini vestiti di nero, Khattiya ha risposto: I deny!(ridendo)...No one ever saw me!...Che tipino, eh? Se fosse sopravvissuto al colpo in testa, chissà che avrebbe combinato... Per concludere, beccatevi il suo sito ufficiale, a me fa venire il mal di testa. link |
martedì 18 maggio 2010
Khattiya Sawatdiphol (1951-2010) |