IL MORTO DEL MESE

mercoledì 12 maggio 2010

Morì oggi - 12 maggio

Giorgiana Masi
(1958-1977)
Eh lo so, oggi morì anche Mia Martini, ma ci penseremo forse l'anno prossimo. Oggi commemoriamo la morte di  Giorgiana Masi, ragazza 19enne che fu uccisa durante una manifestazione del Partito Radicale a Roma nel '77. Da chi? Perché? Buh! Dopo più di 30 anni ancora non si è capito, hanno fatto un casino di indagini e aperto o chiesto di aprire dio solo sa quante commissioni d'inchiesta, ma niente, non sappiamo se è stata uccisa per sbaglio, di proposito, dalla polizia, da agenti infiltrati, dai compagni (come una volta sostenne coerentemente Cossiga, che disse inoltre di essere una delle cinque persone a conoscere il nome dell'assassino). A proposito di Cossiga, indovinate chi era ministro degli interni all'epoca? Proprio lui, chi altri è mai stato capace di fare e dire quello che ha fatto e detto Cossiga nella sua lunga e purtroppo non ancora terminata carriera politica. Non so, sarà la demenza senile, ma ultimamente si sta abbandonando ad una serie di dichiarazioni che fanno rabbrividire (o vomitare, a voi la scelta), come questa nel 2008:
Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. (...)
Questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro.

Morirono così