IL MORTO DEL MESE

lunedì 19 aprile 2010

Devon Clifford (1980-2010)

VANCOUVER, CANADA' - Che bischeri sti canadesi. Gli piace tanto andare in bici, ma l'inverno fa troppo freddo anche per loro e allora si mettono a suonare pezzi orecchiabili di indie dance e formano una band dal nome "You say Party! We say Die", che per i pochi lettori non anglofoni che frequentano queste pagine significa qualcosa come "Voi dite festeggiamo! Noi diciamo Morite!". "Haha quanta sottile ironia e sprezzo della morte in questa band!" hanno pensato tutti i critici musicali del pianeta indie. E così, mentre si ballava ai loro ritmi festaioli, si rifletteva sull'ironia, si sorrideva compiaciuti su quanto fosse difficile scherzare con un tema come la morte, ieri sera qualcosa cambia l'assetto del pensiero mondiale. Durante un loro concerto il batterista Devon viene colpito dalla malattia più diffusa al mondo: l'emorragia celebrale (so che molti di voi hanno pensato alla Gangrena, ma avete sbagliato) e così di colpo milioni di paganti si sentono truffati per aver pagato il biglietto a prezzo pieno. Le riviste indie smettono di ridere e tutti gli intellettuali anglofoni capiscono che in realtà il nome del gruppo era un chiaro riferimento al batterista che aveva scocciato tutti con quei ritmi dance. Ebbene sì, la polisemia del pronome You (che vuol dire sia Tu che Voi) e la quasi assenza di declinazione nelle forme verbali inglesi aveva confuso tutti.

E' inutile dire che io tutto questo lo supponevo già da tempo


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Morirono così