Lili St. Cyr (1918-1999) Cosa ci spinge a scegliere questo o quell'altro personaggio del passato e commemorarlo nella rubrica del "Morì oggi"? In linea di massima, le motivazioni potrebbero essere ridotte due: la rilevanza storica o il voler loro dare una seconda chance. Nel caso odierno, ovvero nell'undicesimo annivesario della morte di Lili St. Cyr, al secolo Willis Marie Van Schaack, si tratta di entrambe.E Lili merita una seconda possibilità perché ai suoi tempi non è stata compresa. Certo ha portato fenomeni come lo striptease ed il burlesque alle masse, ma per la natura esplicitamente sessuale delle sue performance è stata più volte ostracizzata ("the theater is made to stink with the foul odor of sexual frenzy" dichiararono i cattolici del Quebec) e portata in tribunale. Ha girato anche qualche film (su tutti, The Naked and the Dead, il cui titolo è perfetto come sottotitolo per il concorso di bellezza Miss Morto, presto su queste pagine) ma non è mai diventata una vera star di Hollywood. Se foste in noi, non glie la dareste una seconda chance? Le sue performance avevano nomi fantastici come The Wolf Woman, Afternoon of a Faun, The Chinese Virgin, The Flying G (in cui un tizio con una canna da pesca le sfilava le mutandine), Jungle Goddess (in cui faceva l'amore a un pappagallo) e Suicide (del quale non sappiamo molto ma che, siamo sicuri, sarà stato una ficata). Ultima nota interessante: uno dei suoi mille mariti, Ted Jordan, dichiarò che Lili aveva una tresca con Marilyn e che quest'ultima l'avesse in realtà clonata ("Marilyn very much patterned herself on Lili St. Cyr, her way of dressing, of talking, her whole persona. Norma Jean was a mousy, brown-haired girl with a high squeaky voice, and it was from Lili St. Cyr that she learned how to become a sex goddess"), forse è proprio in onore a questa storia che la ballerina di burlesque Dita Von Teese decise di sposare un'altra Marilyn. Madò, che femmina! |
venerdì 29 gennaio 2010
Morì oggi - 29 gennaio |