BROOKLIN, NEW YORK - Ci lascia oggi l'uomo più forte del mondo o almeno del mondo del 1920, un'epoca in cui sollevare più di una tonnellata, piegare chiodi con la bocca e monete con le mani suscitava ancora scalpore. "Nato forte", come si definiva lui stesso, ha preservato nonostante l'età un fisico invidiabile, anche grazie alla suo salutismo estremo. Negli anni '20 si videro i primi autocarri dotati di trasmissione ad albero e con i primi pneumatici forniti di camera d'aria. I motori continuavano ad essere a benzina e non riuscivano ad avere delle potenze particolarmente elevate. Questo particolare avrebbe permesso a un giovane Joe nel pieno delle sue forze di sopravvivere a uno scontro contro un camion. Ma gli anni '10 del XXI secolo non perdonano e i camion sono sempre più veloci e cattivi e non fanno sconti a nessuno.
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