IL MORTO DEL MESE

martedì 8 ottobre 2024

Lea Pericoli (1935-2024)

MILANO, DA BERE - Carissimi lettori, a quanto pare è morta una leggenda del tennis nostrana nota per la sua eleganza e sexytudine (in pratica è stata la prima tennista della storia a mostrare le chiappe durante i match). La notizia del trapasso è stata divulgata dal cugino Peo.

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lunedì 7 ottobre 2024

Randy West (1947-2024)

LAS VEGAS, NEVADA, USA - Salutiamo Randy West al volo che domani gareggia negli ottavi di finale del concorso di settembre, che cazzo! Randy, per chi non lo conoscesse, era un pornoattore della golden age soprannominato piledriver umano per via delle sue performance martellopneumatiche. Nei primi anni '90, passò dietro la telecamera e fece il grano con la serie Up and Cummers (che siamo certi già conoscete), nella quale intervistava giovani donne di belle speranze per poi martellarle (o farle martellare ai suoi soldati del sesso). Tra le giovani donne di cui sopra, figuravano anche delle giovanissime Jenna Jameson e Tera Patrick. Una curiosità: negli anni '70, fu immortalato come primo centerfold a cazzo duro della storia di Playgirl.

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venerdì 4 ottobre 2024

Glauco Mauri (1930-2024)

ROMA, ITALIA -
Siete proprio un'ingenua. Dantooine è troppo lontano per una dimostrazione efficace, ma non temete: mi occuperò dei vostri amici ribelli quanto prima
Defunge Glauco Mauri, grande attore dalla sterminata carriera teatrale, che però non citeremo, vista la nostra sterminata ignoranza in materia. Come attore di cinema lo ricordiamo in Profondo Rosso, dov'era il professor Giordani, quello della scena del pupazzo, e come doppiatore per aver vociato il grandissimo Peter Cushing nei panni del Grand Moff Tarkin, nonché il compianto Ned Beatty nell'iconico monologo di Quinto Potere, che mi sarebbe piaciuto trascrivere qui per intero, ma è troppo lungo; chiudiamo quindi con il leggermente più famoso monologo del Macbeth, così ci infiliamo un po' di teatro per una buona volta:
Domani, domani e domani, avanza a poco a poco, giorno dopo giorno, verso l’ultima sillaba del copione, e tutti i nostri ieri avranno illuminato a degli sciocchi la polverosa via della morte. Spegniti, spegniti, breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero attore che si pavoneggia e si agita su un palcoscenico per il tempo a lui assegnato, e poi nulla più s’ode: è un racconto narrato da un idiota, pieno di rumori e strepiti che non significano nulla.
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mercoledì 2 ottobre 2024

John Amos (1939-2024)

LOS ANGELES, CALIFORNIA -
Vedete: loro sono McDonald, io sono McDowell. La loro sigla sono due archi d'oro, la mia due collinette d'oro. Loro hanno il Big Mac, io ho il Big Mic. Entrambi abbiamo gli hamburger di manzo con salsa speciale, lattuga, formaggio, sottaceti e cipolla, però loro usano panini ai semi di sesamo, i miei invece sono senza semi.
Brutta storia: è morto John Amos! Che palle! Tra tutti i film in cui ha recitato (e, badate, aveva all'attivo robetta tipo Vanishing point, Sweet Sweetback's baadasssss song, The Beastmaster e Die Hard 2) quello che, ovviamente, lo ha reso immortale è proprio Il principe cerca moglie, pellicola nella quale i maldestri scambi del più tipico degli imprenditori americani con la puzza sotto al naso con i rappresentanti della famiglia reale di Zamunda rappresentano il non plus ultra della commedia degli equivoci. La storia di John Amos, però, non è quella di Cleo McDowell e, ahinoi, si chiude con una nota di tristezza: pare infatti che i figli se lo contendessero da anni, che oggi il figlio con cui viveva dia notizia del decesso avvenuto lo scorso 21 agosto e che la figlia lo scopra leggendolo in rete.

martedì 1 ottobre 2024

Dikembe Mutombo (1966-2024)

ATLANTA, GEORGIA - Addio al gigante buono dell'NBA: così riportano i siti di tutto il globo terracqueo... e chi siamo noi per non copiarli? Pare infatti sia deceduto per via di un canchero cerebrale il famosissimo Dikembe Mutombo Mpolondo Mukamba Jean-Jacques Wamutombo che, per semplificare, si faceva chiamare Dikembe Mutombo Ebbasta. Considerato uno dei più grandi di sempre di quello strano sport per tizi alti chiamato basket (qui una semplice tabella esplicativa della sua carriera), era appunto considerato un gigante buono per via dei suoi 2 metri e diciotto e per il suo vizio di impelagarsi in robe umanitarie tipo costruzioni di ospedali in Congo, sua terra d'origine, e tante altre belle cose. Va beh, citazione a caso e ciao:
Every day, the sun comes out and the sky's always blue. That's what I miss about Denver.
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Dave Allison (1956-2024)

CANADA, MONDO METALLO - Il cancro uccide oggi il chitarrista Dave Allison, già fondatore dei metallari canadesi Anvil coi quali ha suonato per un decennio circa, incidendo riffoni sui primi cinque album del gruppo - tutti classici del genere - Hard n' Heavy, Metal on Metal, Forged in fire, Strength of steel e Pound for pound. Cogliamo l'occasione per consigliarvi di recuperare il bellissimo Anvil! The story of Anvil, documentario sulla band che descrive i loro tentativi di risalire la china in un momento in cui non se li inculava nessuno: buona visione.

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Pete Rose (1941-2024)

LAS VEGAS, NEVADA - Tutto quello che sappiamo del baseball, lo sappiamo per via di quel capolavoro di Major League, quindi non si può certo dire che ne sappiamo granché: non fosse per un piccolo particolare, infatti, non staremmo neanche qui a scrivere della dipartita di Pete Rose, leggenda della disciplina che terminò la carriera nel peggiore dei modi, ovvero bandito forevahrandevahr dal baseball dopo che fu sgamato a fare scommesse illegali. Per fortuna ci viene incontro il magico mondo del wrestling, perché nei primi 2000 Pete Rose prese parte ad alcuni siparietti in WWE nei quali veniva cresimato di mazzate dall'infernale Kane, riuscendo alfine a diventare il primo a entrare nella WWE Hall of Fame per quel che riguarda la sezione "celebrities" (nella quale figura financo l'ex - e speriamo anche futuro - POTUS Donald Trump).

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IL MORTO DEL MESE - AGOSTO 2024

SVEN-GÖRAN ERIKSSON
Rompipalle è una delle parole italiane che preferisco.

lunedì 30 settembre 2024

Kris Kristofferson (1936-2024)

HANA, MAUI -
Like a bird on the wire, like a drunk in a midnight choir, I have tried, in my way, to be free.
Come mai, vi chiederete, iniziamo il necrologio di Kris Kristofferson con questi immortali versi di Leonard Cohen? È presto detto: Kristofferson ha più volte dichiarato che è ciò che vorrà scritto sulla lapide. E sì, lo sappiamo benissimo che di country non ve ne frega granché... ma, sapete? Fanculo! Se non vi sta bene, andatevi a leggere la recensione dell'ultima puntata di X-Factor e bona lì! Ok, scusateci lo sfogo, ma è un tristissimo giorno per questa musica così dannatamente americana che di solito agli italiani sta sul culo ma che a noi in redazione, invece, sta particolarmente a cuore: con Kristofferson, infatti, se ne va un'icona, una vera e propria leggenda del genere che, a differenza di gran parte dei suoi colleghi racchioni, ha avuto anche non poche soddisfazioni nella carriera d'attore, visto che l'era propr' un gran figon'. Kris Kristofferson, dicevamo, era principalmente un cantautore di quelli che con voce, chitarra e poco altro riescono a dipingere notti stellate al profumo di stallatico e il suo trapasso non può non essere che invito a un momento di mesto raccoglimento per riflettere sui suoi più grandi successi, che ebbero ancora più successo quando rifatti dai colleghi. Una cosa che non tutti sanno, però, è come il buon Kris si fece strada a suon di canzoni: dopo i primi singoli di ben poco successo, incontrò June Carter e le diede una cassetta da far ascoltare al marito. Passano le settimane e niente (Cash ovviamente aveva smollato la cassetta su un cumulo di roba da ascoltare in futuro e lì rimase ad impolverarsi), così Kristofferson, che era pilota d'elicottero, decise di atterrare nel giardino di Johnny Cash e, da cosa nasce cosa, quest'ultimo finì col registrare Sunday morning coming down. True story, bro! Beh, che possa per sempre riposare in pace, amen.

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John Ashton (1948-2024)

FORT COLLINS, COLORADO, USA - Decede John Ashton, il mitico John Taggart di Beverly Hills Cop. Partecipò ai fichissimi primi due, mentre nel dimenticabile terzo episodio il suo personaggio era infine andato in pensione (a 46 anni... vabbè). Con sprezzo del ridicolo è ritornato nella parte nel quarto episodio, uscito l'altro ieri e che non guarderò neanche sotto tortura, non solo perché ho fatto voto di non vedere più seguiti/reboot demmerda-spilla-soldi-millennial-nostalgici, ma anche perché non c'è più Tonino Accolla a doppiare Axel Foley... povero Tonino, di lui sono rimasti solo venti dollari e un paio di Adidas, chi penserà ora alle gemelle Monica e Tonica? Comunque, il decrepito Ashton è tornato a fare Taggart, che nel '94 era andato in pensione, mentre oggi a 76 anni è nientemeno che il capo della polizia. Vabbè, una prece.

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