IL MORTO DEL MESE

giovedì 27 marzo 2014

Robert L. Henry (1958-2014)

FLORIDA STATE PRISON, FLORIDA, USA - Da quanto tempo! Torna a grande richiesta (come no...) l'angolo dei condannati a morte, dopo una pausa dovuta per lo più alla scarsezza di soggetti decenti da recensire. Oggi parliamo di Robert L. Henry, da poco assassinato dalla Florida, vediamo un po' che ha fatto.

Fire!
Era il due novembre 1987, proprio il giorno dei morti. Forse per festeggiare questa ricorrenza, ma più probabilmente perché era un tossico in cerca di soldi, decise di rapinare il proprio posto di lavoro, una merceria. Per farlo aspettò l'orario di chiusura e legò e imbavagliò le sue due colleghe, le massacrò a martellate per poi darle alle fiamme, ancora vive. Purtroppo per lui, non era bravo neanche a uccidere: quando arrivarono i pompieri una delle vittime era ancora viva; ancora per poco, quel poco che bastava per fare il nome del suo assassino, Robert Lavern Henry.

Verrà il giorno...
Prima di andare al patibolo Henry ha speso tre minuti per leggere una sua dichiarazione scritta, nella quale ha chiesto perdono ai parenti delle vittime per poi lanciarsi in un pippone contro la pena di morte, che a suo dire non s'addice a un paese civile:
Hopefully, in the not-so-distant future, this society shall truly evolve in its law and practice, in that if we are not a society who are comfortable with castrating and raping a rapist, and we do not chop off the hands of thieves, well then, why would we continue to be murderers to those who have murdered?
Al che il fratello di una delle vittime che assisteva dall'altra parte è scattato in piedi e ha urlato
DIE!
ma Henry non lo ha sentito, e ha concluso con il solito sproloquio su Gesù:
I accept Jesus Christ as my Lord and Savior, and I willingly forfeit this life for a better life that He offers us all.
Certo, come no. O forse aveva ragione lui, d'altra parte, citando Neil Gaiman:
In tutto il Vangelo c'è un solo uomo al quale Gesù promette personalmente un posto in Paradiso. Non a Pietro e Paolo né a nessuno degli altri ma a un ladrone inchiodato sulla croce. Perciò non disprezzare quelli che stanno nel braccio della morte. Magari sono al corrente di qualcosa che tu non sai.
Il ristorante al termine dell'universo
Come tutti i condannati della Florida anche Henry ha potuto scegliere il suo ultimo pasto e come molti ha scelto di merda: s'è magnato coda di bue, fagioli rossi e riso, torta di pecan, gelato e succo d'arancia.

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Morirono così