IL MORTO DEL MESE

giovedì 15 novembre 2012

Brett Hartman (1974-2012)

LUCASVILLE, OHIO, USA - Oh, finalmente hanno giustiziato qualcuno in Ohio, basta con le esecuzioni negli stati del sud, hanno rotto i coglioni 'sti bifolchi, dateci uno yankee!

Dio è con noi, perché anche lui odia gli yankee
Ma parliamo subito subito di Brett Hartman: nel 1997 fu condannato alla pena capitale per aver ammazzato la sua ragazza, Winda Snipes, che all'epoca aveva il doppio dei suoi anni; oddio, "ammazzato" è riduttivo: oltre ad averle tagliato la gola, Hartman l'ha pugnalata 138 volte e poi le ha tagliato le mani, che non sono mai state ritrovate. Questa vicenda pone diversi interrogativi (almeno nella mia mente bacata): quanto ci vuole ad accoltellare una persona 138 volte? Perché il medico legale ci tiene a contarle tutte? Come fa? Non rischia di contarne alcune più volte? Che cazzo se ne faceva Hartman della mani della tizia? Tutte domande che rimarranno senza risposta, a meno che...

Let it roll, baby roll
Subito prima di farsi ammazzare, Hartman ha detto
I'm good, let's roll
e poi, dopo aver sorriso ai parenti giunti per l'occasione, ha detto al boia
This is not going to defeat me
Seeeeeeee, vabbè, e poi? "La morte non è che una porta, il tempo non è che una finestra, io tornerò!" Ma va...

Con le mani sbucci le cipolle
Ehi, chissà, forse servivano a quello le mani della tizia! Bando alle cazzate, vediamo cos'ha mangiato il nostro eroe nella sua ultima cena (che in Ohio si chiama "pasto speciale"): bistecca con funghi saltati, gamberi fritti, maccheroni e formaggio, patate al forno con burro e panna acida, cereali HoneyComb con latte, gelato alla vaniglia con noci, una Pepsi e una Dr. Pepper.

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Morirono così