CODOGNO, LODI, LOMBARDIA, ITALIA - Muore il disegnatore Muzzi, già membro dello staff de "L'Audace" di Tea Bonelli. Ha lavorato per 25 anni come disegnatore di Tex di supporto a Galep, con il quale aveva anche collaborato su "Il cavaliere Nero". Collabora anche con l'Amalgamated Press e altri editori stranieri. Nel 1976 si scoccia di Tex e si dedica essenzialmente a illustrazioni, allontanandosi dal mondo del fumetto. Ricordiamo Muzzi per i suoi disegni su Tex che vedevano sempre uomini con testoni deformi. Dopo 20 anni a disegnare un personaggio, possibile che non ce l'abbia fatta a imparare? Alcuni attribuivano questo fenomeno alla sua lentezza, che non gli permetteva di essere puntuale con le consegne, ma, in realtà, Muzzi rivelò l'arcano in una vecchia intervista:
In quegli anni là, l’editore aveva da un lato bisogno di collaboratori e nello stesso momento non voleva “emarginare” troppo il disegno di Galleppini, per timore di perdere i lettori abituati al suo tratto ed alla sua impostazione. C’era già Gamba che cercava un po’ di imitarlo ed anche io dovevo attenermi al tratto di Galep, non potevo fare quello che volevo. E così, per non “divaricare” troppo, lui metteva le teste di Tex ed io eseguivo il resto della tavola. Ad un certo punto, però, gli altri disegnatori hanno avuto, forse per esigenza di editoria, la possibilità di utilizzare il proprio stile personale. E quindi io ho sempre collaborato un po’ condizionato, ecco perché non mi sono mai appassionato troppo, tanto gravoso era il mio compito. Tanto è vero che una volta tentai di dare un’impronta più “forte” al mio disegno, soprattutto coi neri, e la cosa ottenne un esito un po’ negativo. Adesso invece si è capito che l’uso del nero dona un altro carattere al fumetto e così anche il gusto dei lettori si adegua a ciò. link
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