PAPAKI Maggio 2010 è un mese che difficilmente noi greci dimenticheremo: la Grecia subiva le pesanti conseguenze della crisi globale, le mobilitazioni popolari si susseguivano a catena e Papaki era lì, pronta a sfidare i giganti dell'ordine precostituito armata solo di cartelli. La sua morte fu un colpo ai nostri teneri cuoricini e sembrava che nulla potesse privare questa bellissima cagna del suo meritato posto sul podio.Quello, purtroppo, fu solo l'inizio di un'escalation che portò, nel giro di pochi giorni, alla scomparsa, nell'ordine, di Ronnie James Dio, Edoardo Sanguineti, Gary Coleman e Dennis Hopper. Ancora una volta Papaki si trovava a lottare contro i giganti. E ancora una volta, soccombeva. Ma stavolta no. Non mi sono mai arreso all'evidenza che un animale, di qualsiasi genere, a meno che non sia stato protagonista dei mondiali, non finirà mai sul podio, e questo perché voi votanti siete delle merde assuefatte allo show a buon mercato. Ed è per questo che oggi Papaki è qui, con i suoi cartelli, a lottare ancora una volta per i diritti dei più deboli. |
sabato 22 gennaio 2011
Maggio 2010 - Editors' Choice |