IL MORTO DEL MESE

giovedì 18 maggio 2017

Chris Cornell (1964-2017)

DETROIT SUB POP, ROCK CITY - Questo maledetto 2016 non vuole smetterla di dimostrarsi l'anno più mortifero di sempre: neanche il fatto che sia finito da un pezzo sembra riuscire a farlo smettere e oggi si porta via un altro pezzo della mia gioventitudine. Ci lascia Chris Cornell, una delle più grandi voci del rock di sempre... ma questo ve lo potrebbe dire anche il sito del Corriere. Quello che non vi dirà, invece, è che, nonostante nell'ultimo ventennio Cornell abbia prodotto perlopiù escrementi dalle forme più disparate, io lo volevo bene comunque: sono cresciuto, come molti miei coetanei, con la musica dei Soundgarden e il loro repertorio è una di quelle cose che non mi stancherò mai di ascoltare. L'ho amato alla follia 'sto cazzo di gruppo, ragà, sebbene la voce di Chris non era apprezzabile in ogni occasione, sempre così invadente al punto che molti non gradivano i Soundgarden proprio per quel cantante "vittima del rock". Poi, come già accennavo poc'anzi (dopo un primo album solista coi controcazzi), Cornell ha fatto scelte musicali che considerare scellerate è poco: come formare gli Audioslave o incidere i suoi lavori solisti successivi. Ad esempio: come cancellare dalla memoria questo obbrobrio? Ricordo che qualche giorno prima di ascoltarlo mi stavo chiedendo se ci fosse mai stata una parabola discendente peggiore di quella che stava affliggendo, ahilui, Lenny Kravitz, dandomi come risposta un secco "no, non c'è nessuno che abbia pisciato fuori dal vaso come lui". Qualche giorno più tardi ero al supermercato e in radio mandavano Part of me. Riconobbi al volo la sua voce (era impossibile non farlo) e dovetti ricredermi all'istante, giungendo alla conclusione definitiva: al peggio non c'è mai fine. Perfino la reunion dei Soundgarden degli ultimi anni (che sia chiaro a tutti) è stata un qualcosa di fondamentalmente meh e inutile, però, Chris, sappi che ti perdono. E ti perdono perché se non ci fossero stati piccoli momenti di goduria dati dall'ascolto di Hunted down, Nothing to say, Flower, Beyond the wheel, Head injury, Hands all over, Gun, Power trip, Loud love, Say hello 2 heaven, Hunger strike, Call me a dog, Rusty cage, Slaves & bulldozers, Jesus Christ pose, Right turn, Let me drown, Fell on black days, Black hole sun, Spoonman, 4th of july, Cold bitch, Pretty Noose, Ty Cobb, Applebite, Can't change me, Sweet euphoria, Disappearing one, (ecceteraeccé) sul mio cammino, mi sarei perso davvero moltissimo. Un minuto di silenzio.

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Morirono così