IL MORTO DEL MESE

lunedì 6 giugno 2016

Muhammad Ali (1942-2016)

SCOTTSDALE, AZ, USA -
- Mi pare che qui dentro nessuno ha sentito parlare di Cassius Clay.
- Ha ragione, Cassius Clay era un vero castigo della natura.
- Io non dico che Clay non era bravo, io dico solo che ho smesso di ammirare Cassius Clay quando ha cambiato nome in Muhammad Ali, che stronzata è?
- Aspetta un minuto, aspetta un minuto! Un uomo ha il diritto di cambiarsi il nome, come, quando e con qualsiasi nome vuole, e se un uono decide di farsi chiamare Muhammad Ali, buttanissima miseria questo è un Paese libero, il suo desiderio va rispettato, e quell'uomo va chiamato Muhammad Ali!
- La mamma l'ha chiamato Clay? E io lo chiamo Clay!
- E fai bene.
- Io dico Clay.
- Ma che ne capisci tu.
- Ha ragione, ha ragione, lui sarà sempre Clay per me, non mi frega niente se ha cambiato nome, lui è Clay, è Clay per me, sì, io dico Clay!
Beh, allora sei un quaquaraqua! Già, è morto Cassius Clay, Muhammad Ali o come cazzo si chiamava, uno dei pugili più forti e uno degli atleti più iconici della storia. Ha preso a mazzate un po' tutti, da Frazier (comunque sia uno dei pochissimi ad aver vinto un match contro di lui, ai punti, nel 1971) a Foreman, da Gianni Morandi (che gli ha dedicato pure una canzone) a Superman (ed è ovvio chi ha avuto la peggio), e questi sono solo quelli che conosco io.

Ma passiamo alle stronzate:

- nel '74 pubblicò l'album Ali and His Gang Vs Mr. Tooth Decay, una roba per educare i bambini all'igiene dentale; era previsto un seguito, Ali and His Gang vs. Fat Cat the Dope King, ma tristemente non fu realizzato (in compenso sono ore che fantastico sulla natura dell'argomento trattato).
- partecipò, con un'improponibile capigliatura, a un musical di scarso successo chiamato Buck White (peccato che il filmato duri così poco, sembra bellissimo)
- coverizzò Stand by me.
- come a voler sottolineare la propria modestia, pubblicò la sua autobiografia col titolo The Greatest: My Own Story. Da quest'ultimo fu tratto un film, The Greatest, con Alì nella parte di sé stesso e Borgnine in quella del suo storico manager, Angelo Dundee. Pubblicò persino un album omonimo, che v'invitiamo caldamente ad ascoltare.

Riuscirà a mettere KO anche il neo-defunto Buonanno? Secondo noi .
Joe Frazier è troppo brutto per essere campione. Joe Frazier è troppo stupido per essere campione. Il campione dei massimi deve essere intelligente e grazioso come me!
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Morirono così