IL MORTO DEL MESE

venerdì 20 maggio 2016

Marco Pannella (1930-2016)

ROMA, CAPITALE -
La morte è una mancanza che si fa presenza
Cosa avrà voluto dire? Boh! Fumo era e fumo è ritornato il grandissimo Giacinto Marco Pannella, uno dei personaggi più fulminati che abbiano mai partecipato alla vita politica di questo disgraziato Paese. Non si sa come, è arrivato all'età di 86 anni, e non è morto durante uno degli innumerevoli scioperi della fame o della sete con cui ci ha ammorbato per sessant'anni (e che non sono mai realmente serviti a una capocchia); chissà, forse bere il proprio piscio allunga veramente la vita (come sostiene questa simpatica signora americana).

Lo ricordiamo per le innumerevoli battaglie che ha combattuto, insieme a intellettuali e belle ragazze, su temi come l'aborto, il divorzio, i diritti civili, la pace nel mondo, la liberalizzazione delle droghe leggere, l'abolizione dell'articolo 18, etc etc bla bla, soprattutto per i modi bislacchi con cui queste battaglie venivano intraprese: ricordiamo quando regalò in diretta due panette di fumo ad Alda D'Eusanio (che spreco!), oppure quando passò una mezz'oretta imbavagliato durante la Tribuna Referendum RAI (cavolo, Emma Bonino da giovane era un incrocio fra Rita Pavone e Maria Von Trapp; Pannella invece era chiaramente il sosia di Gogol).

Negli ultimi anni s'era profondamente rincoglionito: oltre a regalarci momenti di pura follia, ogni volta che veniva intervistato o che partecipava a un dibattito si incartava in lunghissimi e incomprensibili monologhi che gettavano nello sconforto e nell'imbarazzo tutti i presenti, e se qualcuno di questi osava contraddirlo o interromperlo sbroccava come un vecchio pazzo e lo mandava a fare in culo come un Grillo qualsiasi.

Addio M., hai cacato il cazzo fino alla fine, sei stato un grande. R.I.P.
E qualcuno ha pensato che forse è morto lì
però non era vero,
e qualcuno ha pensato che forse è morto lì.
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Morirono così