IL MORTO DEL MESE

martedì 23 giugno 2015

Laura Antonelli (1941-2015)

LADISPOLI, ITALIA -
Sono bassina, un po' tondetta e ho le gambe piuttosto corte: chissà perché piaccio?
Già, chissà perché. Ha steso le corte zampe Laura Antonelli (vero nome Laura Antonaz, ho appena scoperto), uno dei bersagli preferiti delle seghe di migliaia di ex-giovanotti (quelli che ora hanno almeno trentanni). Dai, alzi l'altra mano chi non s'è mai masturbato guardando Malizia, per dire (se invece vi siete segati su Viuuulentemente mia forse avete qualche problema), perfino Peter Venkman aveva dei suoi video in casa. Fra i quarantacinque film belli e brutti che ha fatto ricordiamo Il merlo maschio, Sessomatto, Mio Dio, come sono caduta in basso!, Gran bollito, Grandi magazzini (chiamami Evàristo), Rimini Rimini e Roba da ricchi.

Il suo ultimo film fu il seguito di Malizia, Malizia 2000, un flop micidiale che mise la parola fine alla sua carriera già traballante per i suoi problemi con la giustizia: poco tempo prima era stata beccata con ben 36 grammi di bamba (alla faccia) e arrestata per spaccio di stupefacenti. Come se non bastasse, fu "costretta" dai produttori di Malizia 2000 a sottoporsi a interventi estetici che alla fine le deturparono il viso. Dopodiché, l'oblio: si ritirò a vita privata e col tempo si ridusse così. Dopo vent'anni vissuti in povertà, Lino Banfi chiese che fosse attivata per lei la Legge Bacchelli, ma lei rifiutò, non essendo più interessata alla sua vita terrena (sic). Proprio Lino Banfi pare fosse uno dei suoi pochi amici: l'attrice aveva indicato su un bigliettino i nomi delle persone da contattare se fosse morta, ovvero suo fratello, il prete del paese, Lino Banfi e Claudia Koll.
Forse non ero tagliata per fare l'attrice. Non ero preparata ad affrontare quella carriera, il successo, la popolarità, quell'ambiente, con le illusioni e le delusioni. Sono sempre stata una persona semplice, timida, attaccata ai valori della famiglia. Oggi, per me, esiste Gesù.
Puoi dirlo forte.

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Morirono così