IL MORTO DEL MESE

martedì 27 gennaio 2015

Dacia Valent (1963-2015)

ROMA, ITALIA DI MERDA -
Me ne fotto degli italiani brava gente. Anzi, mi correggo, me ne fotto degli italiani bianchi e cristiani, naturalmente brava gente. Non lo siete. Siete ignoranti, stupidi, pavidi, vigliacchi. Siete il peggio che la razza bianca abbia mai prodotto. Brutti come la fame, privi di capacità e di ingegno se non nel business della malavita organizzata e nella volontà delle vostre donne (studentesse, casalinghe, madri di famiglie) di prostituirsi e di prostituire le proprie figlie.
Ahah, brutti come la fame, addirittura! Ci ha purtroppo lasciato la grandissima Dacia Valent, della quale non avevo mai sentito parlare; un vero peccato, ma almeno la scoperta dei deliri contenuti sul suo sito (ora oscurato, qui c'è quello vecchio) ha portato nella mia giornata tanto buonumore. A proposito, chi cazzo era Dacia Valent? Vediamo cosa dice la sua pagina di Wikipedia (quella in inglese, perché quella italiana l'ha fatta chiudere):

Figlia di un italiano e di una somala (che alcuni giornali riferiscono essere una "principessa"), dopo aver girato il mondo si trasferì nella ridente Udine; si sposò, ebbe due figli, divorziò, entrò in polizia, si trasferì a Milano e poi a Palermo, dove nel 1989 avvenne la svolta: mentre era in servizio con due colleghi maschi e bianchi, un tizio ubriaco iniziò a picchiarla e a insultarla con particolare riferimento al colore della pelle. Lei denunciò la cosa pubblicamente sottolineando il comportamento dei suoi colleghi, che tentarono di minimizzare l'accaduto; questa storia, che faceva coppia con la tragica morte del fratellino sedicenne, ammazzato a coltellate nel 1985 per motivi razziali da due compagni di scuola nazistelli, le fece guadagnare popolarità. Da poliziotta nera a europarlamentare rossa il passo è breve, così fu candidata con successo da Occhetto alle Europee del 1989. Dopo la Svolta della Bolognina aderì a Rifondazione, dalla quale fu espulsa tempo dopo per aver espresso parole di ammirazione per Gianfranco Fini (forse per pareggiare le sue dichiarazioni su Israele, che aveva paragonato al Terzo Reich).
Italiani bastardi, Italiani di merda!
Dopo questo exploit la Valent perse la testa, si convertì all'Islam e divenne una super integralista (fondò addirittura un'organizzazione chiamata Islamic Anti-Defamation League), iniziò a rilasciare dichiarazioni deliranti contro gli italiani e a collezionare svariate sfighe giudiziarie:

- nel '92 supportò la causa di un gruppo di donne somale che accusavano alcuni dirigenti della CGIL di aver loro chiesto favori sessuali in cambio di cibo e alloggi; alla fine fu condannata per diffamazione.
- nel '95 fu arrestata per il tentato omicidio del suo compagno, che aveva accoltellato durante una lite.
- nel 2002 fu condannata dalla Corte dei Conti per la gestione malandrina dei fondi pubblici assegnati all'associazione per i diritti degli immigrati da lei fondata, lo SCORE.
- nel 2006 fu indagato per concorso in rapina ai danni di un'immigrata polacca che si era rivolta alla sua associazione.
- nel 2007 fu condannata per diffamazione al direttore di Telepadania.
- nel 2012 fu condannata per diffamazione nei confronti della deputata del Pdl Souad Sbai.
Suppongo che tutti, anche i suoi critici più feroci, osserveranno, il canonico minuto di silenzio, si spremeranno le meningi per trovare qualcosa di carino da dire su questa vecchia, FINALMENTE SCHIATTATA dopo un lustro di sofferenze inflitte alla comunità musulmana e alla comunità nera. (...) A chi mi ha odiato fino all'ultimo respiro, come nera, comunista, musulmana e somala, a chi ha insegnato ad altri l'odio per la gente come noi per via della nostra religione, del nostro colore, della nostra fede politica e la nostra origine nazionale, POSSO SOLO AUGURARE una crudele strada in discesa e un'eternità di fiamme e dolore. Stikazzi.
E stikazzi sia.

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Morirono così