IL MORTO DEL MESE

venerdì 3 gennaio 2014

Joseph Paul Franklin (1950-2013)

BONNE TERRE, MISSOURI, USA - I condannati a morte, quanto mi sono mancati. Negli ultimi tempi ne hanno fatti fuori un bel po', tutti meritevoli di attenzione, ma ce n'è uno che proprio non possiamo lasciare indietro, ed è Joseph Paul Franklin.

Hail Franklin!
Nato in una famiglia di bifolchi dell'Alabama, Franklin durante l'adolescenza sviluppò un interesse prima per il Cristianesimo evangelico, poi per il Nazismo (il passo è breve), quindi si iscrisse al Partito Nazista Americano e al Klu Klux Klan, giusto per non farsi mancare niente. Cambiò persino il suo nome da James Clayton Vaughn a Joseph Paul Franklin in onore di Paul Joseph Goebbels. Ispirato dalla lettura del Buon Libro, decise di condurre una personalissima guerra volta alla pulizia razziale e iniziò a far fuori negri ed ebrei a casaccio, per un totale di 22 morti ammazzati, svariati feriti e una sinagoga data alle fiamme.

Roghi di sinagoghe a parte, Franklin soleva nascondersi e uccidere le sue vittime da lontano con un fucile di precisione, motivo per il quale riusciva quasi sempre a farla franca; se siamo a conoscenza di tutti i suoi crimini dobbiamo ringraziare solo lui, che li ha confessati in seguito alla sua prima condanna a morte. Fra le sue vittime illustri ricordiamo soprattutto il re del porno Larry Flint, che rimase paralizzato dalla vita in giù (al riguardo consigliamo il pregevole Larry Flynt - Oltre lo scandalo). Franklin confessò di avergli sparato per punirlo delle scene di sesso interrazziale apparse sulla sua rivista, nientemeno. Flynt, tra l'altro, si è recentemente pronunciato contro l'esecuzione di Franklin, invano.

L'uomo dal multiforme capello qualche giorno prima della sentenza ha ammesso di aver abbandonato le sue idee naziste (ma no, proprio all'ultimo!), di aver conosciuto diversi neri durante la sua detenzione e di essere arrivato alla seguente geniale conclusione:
(...) they were people just like us.
Ma no che non sono come noi, hanno il cazzo grosso e il ritmo nel sangue! Bah, che delusione.

Purtroppo siamo costretti a saltare gli altri due punti che solitamente caratterizzano i necrologi dei condannati a morte: il bastardo ha prima rifiutato l'ultimo pasto, nonostante l'ampia scelta di cui possono beneficiare i condannati nel Missouri, e ha rifiutato anche di rilasciare un'ultima dichiarazione. Maledetto Franklin, di tutte le cose che hai fatto nella tua vita, questa è stata senza dubbio la peggiore.

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Morirono così