IL MORTO DEL MESE

venerdì 19 aprile 2013

Maria Tallchief (1925-2012)

CHICAGO, ILLINOIS, STATI UNITI D'AMERICA - Quand'ero piccino e andavo all'asilo ad un certo punto si cantava una canzone e poi tutti si ballava come i pellerossa: agitavamo la mano davanti alla bocca, correvamo in cerchio e alla fine uno di noi rigurgitava un po' di latte.

Questa per anni è stata l'idea stereotipata che mi ero fatto dello stile di vita degli indiani d'America, ma crescendo ho capito che non era così: gli indiani non erano allevatori e difficilmente avrebbero rigurgitato del latte a fine danza. Ho scoperto poi, che per ballare come i pellerossa, mi sarei dovuto ficcare dei pezzettini di legno sotto pelle e con un gesto dolorosissimo avrei dovuto strappare, senza usare le mani, la fune che legava questi legnetti all'albero sacro.

Meglio il rigurgito, ho pensato io! Come me lo avrà pensato Maria Tallchief, che più povera che mai iniziò a ballare nei rodei all'età di 10 anni per pagarsi le lezioni di balletto e musica, riuscendo a diventare la prima indiana d'America ad ottenere il ruolo di prima ballerina.

Guardatela che balla con Nureyev, va' che brava! Ballò col Balletto Russo di Monte Carlo (?) A New York, a Mosca, a Los Angeles, a Chicago e ballò, ballò, ballò finché non cadde e si procurò una frattura. Rompersi il bacino a 87 anni sapete tutti che è un po' come rigurgitare del latte: è la fine dello show, cala il sipario, la musica è finita, gli amici se ne vanno.

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Morirono così