UTSUNOMIYA, GIAPPONE - Ragazzi, oggi parliamo di... poesia! Oddio, la nostra ignoranza in materia dovrebbe suggerisci di farci i cazzi nostri, ma ormai siamo abituati a parlare di argomenti che non ci competono. Oggi parliamo della recentemente trapassata Toyo Shibata, la cui storia è a dir poco curiosa: non conosciamo nessun dettaglio della sua vita prima del 2001, quando la vecchiaccia fu costretta ad abbandonare il suo hobby, la danza tradizionale giapponese, a causa di problemi alla schiena (beh, era pure ora); non sapendo come passare le giornate accettò il consiglio di suo figlio, all'epoca un ragazzetto di cinquant'anni, e iniziò a scrivere. La sua prima raccolta di poesie (dopo anni di autoproduzione) fu pubblicata nel 2009 col titolo Kujikenaide (Non perdete la speranza, pubblicato in Italia come Se sei triste guarda il cielo) ed ebbe un incredibile successo; vendette più di un milione e mezzo di copie e fu tradotto e pubblicato anche all'estero. Hai capito la vecchietta giapponese? In occasione del suo centesimo compleanno pubblicò la sua seconda raccolta, IOQuesta mi piace di più: Il vento e il raggio di sole... e chissà come si dice "oplà" in giapponese... link |
martedì 29 gennaio 2013
![]() |
Toyo Shibata (1911-2013) |
![]() |
Morirono così
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
si dice オエーッと吐く
RispondiEliminaE si pronuncia akatatizeobufegesiuchi
RispondiEliminada quel che leggo, non è poesia, è banalissima prosa
RispondiEliminaporcaputt.. robe del genere le scrivo anche io, dai!
RispondiEliminaAllora è così
RispondiEliminache si fa una poesia:
Prendi un normale temino
e lo smonti in tanti
"a capo"
e akatatizeobufegesiuchi,
il gioco
è fatto.
E' l' apoteosi dell' ovvio
RispondiEliminaQuindi secondo voi anche Ungaretti faceva prosa...
RispondiEliminaminkia questa supervekkiaccia aveva lo stesso talento di sandro bondi...
RispondiElimina