IL MORTO DEL MESE

martedì 27 novembre 2012

Wen Wen (2002-2012)

IN VOLO VERSO SINGAPORE - Povero Wen Wen, era scampato all'attacco di uno squalo (aveva diverse cicatrici sul corpo a dimostrarlo), ma non è riuscito a sopravvivere a un viaggio aereo da Subic, Filippine, a Singapore; lo stavano trasferendo, insieme ad altri ventiquattro esemplari (che invece ce l'hanno fatta), da un non meglio precisato parco acquatico nelle Filippine (dove i delfini erano stati addestrati) al Resorts World Sentosa Casino, ma purtroppo il tapino è arrivato a destinazione che era già una carcassa, per motivi che sapremo solo dopo la necropsia (ho imparato questa cosa oggi: per gli uomini si dice autopsia, per gli animali necropsia). Vi faremo sapere.

Come è andata a finire?
Mille volte vi abbiamo scritto "Vi faremo sapere", già sapendo, ovviamente, che mai vi avremmo dato sul serio aggiornamenti sulla questione. Per una volta smentiamoci: vi ricordate Shadow e Chalmers, i due delfini morti durante il rave? Ci siamo fatti grasse risate pensando a loro che assumevano droga... ebbene, sono arrivati i risultati della necropsia: eroina! Davvero, avevano ragione i tizi del parco: qualcuno dei partecipanti al rave ha buttato dell'eroina nella vasca dei delfini, roba da pazzi. Cioè, che spreco, più che altro. Come se non bastasse, dopo questa brutta storia il parco in questione ha annunciato che chiuderà i battenti, dopo il tentativo iniziale di risolvere il problema piazzando a bordo vasca un cartello con su scritto "Vietato offrire droga ai delfini".

Basta stronzate, torniamo a Wen Wen: chiaramente anche in questo caso non si sono fatte attendere le proteste degli animalisti, convinti che sia stato lo stress del viaggio a ucciderlo; in particolare quelli filippini sono sul piede di guerra, intendono denunciare tutto e tutti e premono affinché venga vietato ai delfini di volare. Dai, ragazzi, ora stiamo esagerando, non possiamo farlo, poi come farebbero eventualmente a scappare dalla Terra? Avrebbe più senso proibire agli uccelli di nuotare, ma vabbè...

Solitamente questi avvenimenti sono allietati dalle proteste verbali dei nostri amanti degli animali, quelli che non fanno niente se non adirarsi e scrivere in una lingua apparentemente simile all'italiano che altra gente si deve vergognare, ma stavolta, purtroppo, pare che la morte di Wen Wen non abbia surriscaldato i suscettibili animi degli animalisti nostrani, per cui niente Angolo del Vergognia. Pazienza, sarà per la prossima volta.

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Morirono così