IL MORTO DEL MESE

lunedì 4 giugno 2012

Eduard Khil (1934-2012)

SAN PIETROBURGO, RUSSIA - Lo ammetto: prima di oggi non avevo mai visto questo video. E così mi trovo per l'ennesima volta a parlare di qualcosa che non conosco, come i tizi che parlano di politica al bar.

Dicevamo: è morto Eduard Khil, baritono russo universalmente noto come Mr. Trololo, simpatico protagonista del suddetto video. Prima di diventare un'involontaria "star del web" (espressione che solitamente equivale a "zimbello del mondo"), Khil era uno stimatissimo artista, molto noto e amato in patria, finché nel 2010 venne diffuso il video di una sua canzone del '76 dal titolo Я очень рад, ведь я, наконец, возвращаюсь домой (Sono felice, perché sto finalmente ritornando a casa, live del 1984). Il pezzo inizialmente prevedeva un testo che parlava di un cowboy che torna a casa in sella al suo fido destriero, ma siccome ai russi all'epoca i cowboy non piacevano decisero di togliere le parole e di trasformarlo nella canzone che tutti (tranne me) conoscono. In realtà, secondo il figlio del defunto autore del pezzo, Arkady Ostrovsky, l'assenza di parole era una precisa scelta, in polemica con il poeta e autore di canzoni Lev Oshanin; una volta questi disse a Ostrovsky che l'autore dei testi è più importante del compositore, perché le canzoni senza testo non sono niente, così lui rispose (più o meno):
Ah sì? Beh, sai che c'è? Non mi servono i tuoi versi del cazzo, faremo senza!
A questo punto la domanda sorge spontanea: chi aveva ragione? Riascoltate il pezzo e poi mi dite.

Come è accaduto a tutti gli altri zimbelli del web, anche in questo caso sono fioccare parodie e citazioni: questa con Christoph Waltz, questa con un comico australiano, questa col bambino e persino, che onore, nei Griffin.

Improvvisamente tornato alla ribalta, Eduard Khil ne ha approfittato ed è tornato a cantare quell'unico pezzo in giro per le TV di tutto il mondo: fra tutte, l'apparizione più imbarazzante è sicuramente questa.

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Morirono così