IL MORTO DEL MESE

martedì 24 aprile 2012

Roger Caron (1938-2012)

PLANTAGENET, ONTARIO, CANADA - Restiamo in Canada: è defunto Roger Caron, criminale, evasore seriale e scrittore canadese. Soprannominato "Mad Dog Caron" ("Cane pazzo??? Odio quel nome!!! Lo detesto!! Nessuno può chiamarmi cosi, soprattutto un merdoso caramelloso damerino come te!"), fu arrestato la prima volta all'età di dodici anni: insieme ad altri precoci criminali tentò di derubare un vagone merci, furono sorpresi ma Caron riuscì a scappare; uno dei suoi compagni però fece il suo nome, così un poliziotto andò a prenderlo da scuola il mattino dopo e davanti alla classe attonita lo caricò sul sidecar e se lo portò in centrale.
I felt like Dillinger!
Immagino. Quello fu l'inizio della fine: fu arrestato decine di volte (ho letto che rapinava banche con indosso una maschera di Nixon) e collezionò almeno una dozzina di evasioni. Senza mai perdere il vizio di scappare, decise d'impiegare in maniera più proficua il tempo che passava in cella, così s'improvvisò scrittore e nel 1978 (ovvero quando aveva 39 anni, dei quali ben 23 passati in gattabuia) pubblicò Go-Boy! Memories of a Life Behind Bars, che ebbe un notevole successo (Go-Boy! è quello che urlano i carcerati quando un loro compagno tenta la fuga in pieno giorno). Una volta uscito di prigione diventò una specie d'icona, il simbolo del successo della rieducazione carceraria, tanto che secondo l'allora Primo Ministro Canadese, mica cazzi, Caron era "un grande canadese". Scrisse anche altri libri, tutti aventi per tema il carcere, l'evasione dal carcere o le rapine: Bingo! The Horrifying Eyewitness Account of a Prison Riot, Jojo e Dreamcaper.

Ma non finisce qui: nel 1992 Caron, ormai più che cinquantenne, rapinò un discount a Ottawa, cercando poi di fuggire a bordo di un autobus pubblico (geniale!); la polizia lo catturò qualche minuto dopo, strafatto di coca e visibilmente tremante per il parkinson; mentre attendeva il processo tentò almeno tre evasioni, più due maldestri tentativi di fuga durante altrettante visite mediche. L'anno successivo fu condannato a una decina d'anni di galera, ma nel 1998 uscì con la condizionale per motivi di salute, per poi tornare dentro nel 2001 dopo che fu beccato dagli sbirri in un centro commerciale con indosso un revolver carico, una parrucca, diversi cappelli e un cambio di vestiti; fu nuovamente condannato, questa volta a venti mesi, durante i quali fu incriminato per altre quindici rapine, nessuna della quali, una volta tanto, aveva realmente commesso.

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Morirono così