IL MORTO DEL MESE

lunedì 19 dicembre 2011

Václav Havel (1936-2011)

HRÁDEČDEK, ČESKÁ REPUBLIKA - Addolorato dalla scomparsa del caro amico Magor, si lascia oggi uccidere dalla morte Václav Havel, drammaturgo, saggista e poeta ceco che, da essere un dissidente più volte incarcerato dal regime comunista, divenne l'ultimo presidente della Repubblica Federale Ceca e Slovacca ed il primo della Repubblica Ceca.

Tra gli ispiratori della rivoluzione di velluto, l'Havel fu, nel 1968, tra i firmatari del Charta 77, manifesto redatto in seguito all'arresto dei Plastic People of the Universe. Grazie alle sue idee libertarie fu, come già abbiamo accennato, più e più volte arrestato da quei maledetti comunisti. Poi, il 29 dicembre 1989, il miracolo: fu eletto presidente della Repubblica Federale Ceca e Slovacca, non se l'aspettava mica, eppure si adeguò da subito al nuovo ruolo diventando personaggio chiave nella dissoluzione del Patto di Varsavia e liberando un sacco di feccia anti-comunista che era stata incarcerata dai ragazzacci del regime; alla dissoluzione della Federazione, fu eletto primo presidente della Repubblica Cieca.

Gran fumatore, dopo l'ultimo mandato s'è ritirato a sfumacchiare le sue ultime sigarette e scrivere i suoi ultimi testi. Gli auguriamo buon viaggio.
If you want to see your plays performed the way you wrote them, become President.
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Morirono così