IL MORTO DEL MESE

domenica 25 dicembre 2011

The Black Panther (1936-2011)

NORWICH, VICINO HITSVILLE, U.K. - Quale migliore occasione del Natale per parlarvi di Donald Neilson, che negli anni '70 era il criminale più ricercato del Regno Unito, l'inafferrabile Black Panther (niente a che vedere con il marito di Tempesta o con i negri), come l'avevano soprannominato i giornali. Neilson (il suo cognome originale era Nappey, ma lo cambiò in seguito alle numerose prese per il culo tra scuola e caserma per l'assonanza con la parola nappy, pannolino) iniziò la sua carriera criminale rubando negli appartamenti; si stima che in quel periodo ne abbia svaligiati più di 400, cambiando modus operandi ogni settimana per confondere le forze dell'ordine e guadagnandosi di conseguenza svariati nick, come The Phantom e Handy Andy (?), sempre meglio che Pannolino. Questa attività rendeva relativamente poco, così, dopo aver fatto incetta di armi a munizioni in una delle case che aveva svaligiato, iniziò a rapinare gli uffici postali, ben 18 in tre anni (a quanto pare, l'ipercazzutissimo criminale aveva la fobia dei cani, per cui evitava tutti gli appartamenti o uffici postali che avevano un cane da guardia). Con il passare del tempo Pannolino diventò sempre più violento e iniziò ad ammazzare cristiani, principalmente impiegati delle poste e guardie giurate; fu in quel periodo che guadagnò il nome Black Panther, quando una testimone lo descrisse come "molto agile, come una pantera", oltre al fatto che usava vestirsi di nero e indossare un passamontagna.

Il salto di qualità fu il rapimento di un'ereditiera diciassettenne, l'incantevole Lesley Whittle: Pannolino ci mise ben tre anni per pianificare il colpo e nonostante questo andò tutto a schifìo, più per sfighe varie che per deficit organizzativi: ad esempio, la prima consegna del denaro fallì perché il fratello della vittima non trovava il luogo della consegna (non conosceva la città e si perse per strada), poi durante il secondo tentativo si recò finalmente al posto stabilito ma non trovò i messaggi che Pannolino gli aveva lasciato perché erano stati precedentemente raccolti da ignari bambini, e così via. Alla fine, Pannolino capì che le cose si stavano mettendo male e tagliò la corda, non prima di aver ammazzato la povera Lesley: fu trovata impiccata a un filo in un canale di scarico, nuda e con un cappuccio in testa.

Undici mesi dopo il rapimento, Pannolino fu finalmente catturato, ovviamente in maniera improbabile: fu casualmente fermato per strada da due poliziotti s'una volante per un controllo di routine; lui subito cacciò il fucile, ma i due agenti riuscirono a disarmarlo e ad arrestarlo, grazie all'indispensabile aiuto di due clienti di un vicino Fish and Chips, che vista la scena intervenirono e stesero Pannolino a colpi di karate (non scherzo). Immaginate la sorpresa dei due agenti quando trovarono nel borsone due passamontagna neri e capirono di aver appena catturato il criminale più ricercato del paese.

Alla fine Pannolino fu condannato all'ergastolo per l'omicidio di Lesley Winters, più 67 anni per il suo rapimento (?) e altri tre ergastoli per tutti gli altri reati.

Sulla vicenda qualcuno ha ben pensato di girare un film, The Black Panther (uscito in Italia con il titolo David Neilson, La iena di Londra, ma si può essere più dementi?), che potete trovare in lingua originale su Youtube.

link

Morirono così