INFERNO - E' con sterminata amarezza che annunciamo la morte, e ne proclamiamo la resurrezione(?), di Ken Russell, regista pazzo inglese. Ecco, ora mi verrete a dire che non l'avete mai sentito nominare, brutti bastardi! Vuol dire che vi siete persi filmoni come I diavoli (capolavoro con Oliver Reed, suo attore feticcio, e Vanessa Redgrave), Stati di Allucinazione, Tommy (esatto, quello degli Who)... vabbè, questi sono quelli che ho visto io, poi ci sono Il cervello da un miliardo di dollari, Donne in amore, Il boy friend, Gothic, L'ultima Salomè, Prigionieri dell'onore, Whore (puttana), nonché una serie di biografilm di compositori come L'altra faccia dell'amore (Čajkovskij), Lisztomania (con Roger Daltrey nei panni di Liszt e Ringo Starr in quelli del Papa), The Secret Life of Arnold Bax (del quale non ho trovato neanche un'immagine) e La perdizione (dove Robert Powell fa Mahler). Giunto alla vecchiezza, come capita a molti, sarà stata la demenza senile, l'arteriosclerosi o l'Alzheimer, qualcosa gli ha fatto perdere la luce della ragione: ha iniziato a fare film demmerda (tipo Mindbender, opera di propaganda su quel truffatore di Uri Geller) e ha partecipato addirittura a un'edizione del Celebrity Big Brother, che tristezza! Ma qualche barlume di genialità era rimasta in lui anche a 80 anni: è del 2007 questo fantastico corto da lui scritto e diretto, A kitten for Hitler. link |
lunedì 28 novembre 2011
Ken Russell (1927-2011) |