WAIKIKI, HONOLULU BABY - E parliamo senza indugio alcuno di uno degli sport più sottovalutati di sempre: il wood chopping. Scopo della disciplina è distruggere tronchi, ne esistono moltissime sottocategorie (tagliarlo di lato, da sopra, con l'ascia, con la motosega, con l'uccello, et cetera) ed il qui presente David Bolstad aveva appena vinto una competizione mondiale a Waikiki, l'ultima di una lunga serie, avendone vinte più di 50 a partire dal 1997 (qui il suo record della categoria nota come springboarding che consiste nel creare solchi in un tronco alto circa 3 metri e mezzo, piazzarci dentro assi e salire fino a sfracanarne la cima a colpi d'accetta), quando s'è accasciato all'interno della sua automobile e non s'è più rialzato. Aveva poco più di quarant'anni, che tristezza infinita! Cosa c'insegna questa storia? Forse che troppe vittorie sono ingestibili per il cuore di un uomo? Forse che la forza bruta non è tutto nella vita? Forse che l'agone sportivo crea nell'atleta un delirio di onnipotenza tale che si trova costretto poi a cercare di superare i limiti propri dell'essere umano? Forse che tanto va la gatta al lardo che ci l'ascia (perdonatemi) lo zampino? Forse che mi faccio troppe inutili domande? Cosa? link |
martedì 22 novembre 2011
David Bolstad (196X-2011) |