IL MORTO DEL MESE

domenica 7 agosto 2011

James Ford Seale (1935- 1964 2011)

TERRE HAUDE, INDIANA, STATI UNITI D'AMERICA - Muore oggi per la seconda volta la faccia da cattivo qui sopra, che portava il nome di James Ford Seale. Questi nel 1964 soleva frequentare un circolo ricreativo con sfumature religiose chiamato Ku Klux Klan. Tra una briscola e un tressette un bel giorno rapì due giovani ragazzi neri, legò loro i piedi e li buttò con disinvoltura nel Mississippi. Partirono le indagini, ma Seale sembrava essere morto, almeno così avevano detto i suoi vicini nel paesino di Roxie e tanto bastò alla polizia per 40 anni.

Nel 2004 Thomas Moore, fratello di una delle due vittime, si recò di nuovo nel punto in cui era morto il fratello con un regista di una tv canadese per girare un documentario sul duplice assassinio. Chiacchierando con la gente del luogo Moore disse qualcosa come "peccato che James Ford Seale sia morto e non abbia potuto pagare per il suo crimine"; a quel punto il tizio con cui stava parlando non solo gli disse che Seale non era morto, ma che abitava anche lì vicino.

Moore, questo paesano qua e il regista si diressero allora allegramente a casa di Seale, il quale, quando li vide, non si sa perché (timidezza probabilmente), scappò.
Il regista però riuscì a riprenderlo e quel breve filmato dopo giorni di lamentele smosse il culo della polizia che riaprì il caso e arrestò l'ex incappucciato.

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P.S.: dopo aver scritto questo necrologio, per la cui stesura avevo scelto come fonte privilegiata delle mie informazioni il rinomato giornale The Guardian, che dal 1821 fornisce news ai sudditi della Regina, ho letto la pagina su wikipedia riguardo questo caso e ho confrontato le notizie sorprendentemente contrastanti con quelle di altri giornali. C'era scritta tutta un'altra cosa. La storia è un po' più credibile. Pare che il tizio, Seale, l'avessero già arrestato, ma poi fu rilasciato. Solo quando i due tizi nel 2005 andarono a chiedere in giro di lui la gente disse che era morto e scoprirono successivamente che era vivo, ma non parla del fatto che lui scappa e il tizio lo fotografa. Inoltre, pare che il regista andò da solo lì per girare un documentario, scoprì il nome di uno dei due morti e chiamò il fratello di una delle vittime, che lo raggiunse, dopodiché continuarono la ricerca insieme. Ad ogni modo abbiamo mantenuto la prima versione perché "qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda"

Morirono così