IL MORTO DEL MESE

lunedì 30 maggio 2011

Cosmo Francesco Ruppi (1932-2011)

ALBEROBELLO, ITALIA - Purtroppo polvere era e polvere è ritornato Cosmo Francesco Ruppi, l'illuminato arcivescovo di Lecce che tutti abbiamo imparato ad amare, purtroppo già andato in pensione nel 2009. Lampu!, hanno esclamato all'unisono i leccesi, privi ormai di questa insostituibile guida spirituale; pare che in sua memoria osserveranno oggi un intero minuto nel quale eviteranno di bestemmiare l'ostia.

Da sempre attento ai veri problemi della gente (come il superenalotto), è stato più volte ingiustamente oggetto di indagini per reati infami come peculato e corruzione, sicuramente frutto di un complotto ordito dalle lobby omosessioniste; la prima volta fu assolto, ma in compenso fu condannato il suo braccio destro, don Cesare Lodeserto, un vero perseguitato, che sarebbe ora in carcere se il misericordioso Ruppi non l'avesse spedito fidei donum (sticazzi che dono!) in Moldavia. Successivamente fu nuovamente indagato per tangenti insieme al suo grande amicone Raffaele Fitto, l'uomo per il quale il vescovo oliava gli ingranaggi e smuoveva pure le suore. Purtroppo non sapremo mai se era innocente o meno, di sicuro ora la cosa è di competenza del padreterno.

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Morirono così