NEW YORK, MY CITY OF RUINS - Brutta fine per Carlos Castro, scrittore, giornalista televisivo e attivista gay portoghese. Il suo amante, il giovine Renato Seabra, star di un reality, lo ha ucciso e poi gli ha tagliato i coglioni, oppure gli ha tagliato i coglioni e poi l'ha ucciso, non sappiamo. Eh si, brutta fine, ma appropriata, per uno che di nome fa Castro. link |
domenica 9 gennaio 2011
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Carlos Castro (1945-2011) |
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Morirono così
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Spero che prima gli ha tagliato i coglioni e poi lo ha ucciso soffocandolo con i suoi stessi coglioni dopo averglieli conficcati in gola. Questa secondo il mio parere è la fine che meritano i GAY.
RispondiEliminasei una sagoma, viscido.
RispondiElimina-adl
Oppure un idiota.
RispondiEliminaConcordo con Anonimo: è un idiota.
RispondiEliminaAnzi, è un autentico coglione.
viscido=troll, non vi fissate
RispondiEliminaMa quale troll io esprimo solo le mie idee.
RispondiEliminaFai bene ad esprimerle, ma faresti meglio ad esprimerle davanti ad uno psichiatra.
RispondiEliminaoppure puoi esprimerle utilizzando il congiuntivo quando necessario
RispondiEliminacerto che sto tizio per essere del '45 li portava davvero male.. sembra più uno del '25.
RispondiEliminaNon era parente di Fidel Castro......e vabbe', se insistete, non posso esimermi.....QUE VIVA FIDEL !! QUE VIVA LA REVOLUTION !!
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