IL MORTO DEL MESE

venerdì 22 aprile 2016

Prince (1958-2016)

CHANHASSEN, MINNESOTA -
I knew a girl named Nikki
I guess you could say she was a sex fiend
I met her in a hotel lobby
Masturbating with a magazine
Alle volte nevica in aprile, altre volte, invece, si muore. Siamo estremamente colmi di mestizia nel salutare il grandissimo (e non intendiamo qui parlare del suo fisico, d'altronde non lo chiamavano "il folletto di Minneapolis" a caso) Prince, deceduto a causa di una sindrome pseudoinfluenzale particolarmente grave o di un'overdose altrettanto fatale (non è ancora chiaro). Lo salutiamo con un bacio, sicuri che il mondo sarà quantomeno un posto con meno vestitini colorati. La morte dell'artista un tempo noto come Prince giunge inaspettata come un calcio negli stinchi da parte di un caro amico. La sua scomparsa è di quelle epocali: a parte tutte le decine (ma che dico, decine? Centinaia!) di spettacolari canzoni che ha scritto per stesso e per gli altri, non possiamo non citare il fatto che fu proprio il pezzo il cui testo abbiamo citato all'inizio a far decidere a quella bifolca di Tipper Gore di far apporre questo rettangolino sui dischi con contenuti espliciti. Volevamo linkarvi anche le versioni cinematografiche complete di Purple Rain, Under the Cherry Moon e Graffiti Bridge, ma i suoi legali devono essere degli enormi stronzoni (non vi dico la difficoltà già nel trovare i video). Siamo sicuri che Prince riuscirà, nel prossimo sondaggio, a dare del filo da torcere al burattinaio a 5 stelle del quale oggi tutti si saranno già dimenticati.

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Morirono così