IL MORTO DEL MESE

lunedì 23 marzo 2015

Paul Cole (1919-2015)

PENSACOLA, FLORIDA - Diamo il benvenuto a Paul Cole, tizio (diciamo) famoso perché ritratto, a sua insaputa, sulla copertina di Abbey Road dei Beatles (più precisamente era il tale in fondo che guardava distrattamente l'attraversamento dei quattro). Tralasciamo, però, le mille teorie di complotto legate alla cover in questione e proviamo a raccontare un po' la versione di Paul (nel senso di Cole, non McCartney): Paul Cole si trovava in vacanza a Londra con la moglie e, siccome s'era rotto i cosiddetti di girare per musei, aveva sbolognato la consorte e s'era messo a passeggiare a cazzo di cane, fermandosi infine a parlare del più e del meno con uno sbirro che aveva parcheggiato nei dintorni. Erano le 10 del mattino dell'8 agosto 1969 ed i Beatles si misero ad attraversare in fila indiana sotto l'occhio a dir poco fotografico di Iain Macmillan:
I just happened to look up, and I saw those guys walking across the street like a line of ducks. A bunch of kooks, I called them, because they were rather radical-looking at that time. You didn't walk around in London barefoot.
Dopo circa un annetto, il signor Cole si trovò per le mani una copia dell'album e, dopo essersi riconosciuto, faticò le proverbiali sette camicie per convincere i familiari che si trattava proprio di lui:
I had a new sportcoat on, and I had just gotten new shell-rimmed glasses before I left. I had to convince the kids that that was me for a while. I told them, "Get the magnifying glass out, kids, and you'll see it's me".
Una preghiera per Paul e per tutti gli eroi inconsapevoli del rock 'n' roll.

link

Morirono così