IL MORTO DEL MESE

martedì 21 ottobre 2014

Lilli Carati (1956-2014)

VARESE, ITALIA - Ah, Lilli Carati, quante seghe! È purtroppo giunto il momento di versare altri tipi di liquidi (lacrime, ndMdM) per la morte di una delle attrici simbolo del cinema soft-zozzo italico degli anni '70. Come dimenticare La professoressa di scienze naturali, La compagna di banco, Il corpo della ragassa, il censuratissimo Avere vent'anni, Il marito in vacanza e tutti gli altri?

Verso la fine degli anni '70 iniziò a fare uso di droghe, i cui effetti si possono notare in questa assurda quanto fantastica intervista, con lei in evidente stato di fattanza, altro che Vasco Rossi (ma che senso ha intervistare Lilli Carati insieme a Stockhausen, il quale, tra l'altro, sembra a sua volta aver assunto una qualche droga?). La figura di merda rimediata e la susseguente scarsità di lavoro la spinse a fare film sempre più zozzi per pagarsi la bamba e la robba; così dai soft di Joe D'Amato come L'Alcova passò a veri e propri pornazzi (ne girò ben cinque, che per scrivere questo necrologio abbiamo, ahi noi, dovuto visionare) come Una moglie molto infedele.

Notevole la descrizione di quest'ultimo su Wikipedia:
Celebre la scena di sesso tra Lilli Carati e Rocco Siffredi, che interpreta la parte del dotor Borelli, all'interno dello studio medico di quest'ultimo: il medico alla richiesta della paziente è già nudo sotto il camice bianco e con il pene in erezione.

Notevole anche la scena di sesso tra il detective e la domestica della famiglia.
Già, notevole. Ma la sua tossicodipendenza si aggravò e la tapina fu persino arrestata per possesso di eroina. Sul finire degli anni '80 tentò due volte il suicidio, poi sparì dalla circolazione. Nel '94 uscì il documentario Lilli Carati - Una vita da eroina mentre nel 2008 dopo millanta anni di nulla finì addirittura da Alda D'Eusanio, per poi fare il giro di tutta una serie di altri programmacci tipo La vita in diretta.

Addio Lilli, ti ricorderemo per sempre per il tuo talento di attrice.

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Morirono così