IL MORTO DEL MESE

mercoledì 27 agosto 2014

Adel Smith (1960-2014)

L'AQUILA, ITALIA - Lascia per sempre questa valle di lacrime Adel Smith, che Allah lo abbia in gloria. Era un po' che non si vedeva in giro, finalmente nei salotti televisivi si erano accorti che costui non era il rappresentante dei musulmani in Italia, ma solo una specie di Vittorio Sgarbi islamico. Smith, di padre italiano di origine scozzese e madre egiziana, nacque Emilio e fu cresciuto come cristiano cattolico; più tardi si convertì all'islam, cambiò nome e si stabilì in Italia, a Ofena nell'aquilano, dove fondò l'Unione Musulmani d'Italia, che stando al suo modernissimo sito web contava più di cinquemila membri; in seguito il noto teologo, come arrivò a definirsi, fece parlare di sé per la sua campagna contro il crocifisso nei luoghi pubblici (di per sé sacrosanta, ma di certo non mossa da istanze laiciste), culminata nel lancio di un crocefisso dalla finestra dell'ospedale dov'era ricoverata sua madre. Quando poi si scoprì che Smith non era un leader religioso e non rappresentava cinquemila persone, ma a malapena sé stesso, sparì dalla scena pubblica, finalmente. Nel disperato tentativo di ottenere uno scampolo di visibilità, negli ultimi tempi s'era alleato con tal Salvatore Marino (fondatore dell'associazione Maschio 100% e leader del movimento, anche questo probabilmente composto da lui solo, Destra Cristiana Europea, nonché ultimo fidanzato di Sara Tommasi) per combattere "l’islamofobia occidentale e la nefasta cultura satanica lesbo-femminista-gay". Mamma mia, che coppia.

Chiudiamo con il video di questa sua famosa megarissa TV, dove quantomeno è riuscito a dimostrare che gli islamici sono più bravi a fare a mazzate.

link

Morirono così