IL MORTO DEL MESE

mercoledì 16 luglio 2014

Louis Zamperini (1917-2014)

LOS ANGELES, CA, USA -
Ah, you're the boy with the fast finish.
Questo disse Adolf Hitler al giovane Louis Zamperini, atleta americano che nel 1936 partecipò appena diciannovenne alle Olimpiadi di Berlino: sì piazzò solo ottavo nella 5000 metri (il vincitore, il finlandese Gunnar Höckert, morì poi nel '40 durante la Guerra d'Inverno), ma la velocità da lui dimostrata nell'ultimo giro impressionò a tal punto il Führer che questi insistette per avere un incontro con lui. Zamperini, di tutta risposta, successivamente rubò una delle bandiere naziste (almeno così dice lui).

Dopo lo scoppio della guerra, Zamperini venne arruolato in aeronautica con il grado di sottotenente e mandato nel Pacifico; nell'aprile del '43 il B-24 sul quale viaggiava ebbe un'avaria e sì schiantò in mare. Zamperini e altri due riuscirono a sopravvivere e si ritrovarono sul gommone di salvataggio senza cibo né acqua, sperduti in mezzo all'oceano. Dopo 47 giorni passati a mangiare pesci crudi e bere acqua piovana (e il proprio piscio, suppongo), evitando squali e caccia giapponesi, i due (nel frattempo uno era morto) riuscirono finalmente ad arrivare su un'isola, dove vennero immediatamente arrestati dai giapponesi, portati in un campo di concentramento e torturati senza pietà fino alla fine della guerra. Il nostro eroe, in particolare, fu preso di mira dal terribile Mutsuhiro Watanabe, soprannominato dagli americani "The Bird"; pensate che quando Zamperini fu trasferito in un altro campo di prigionia, Watanabe si fece trasferire nello stesso campo, per lo sgomento dell'ex atleta americano.

Finita la guerra, Zamperini tornò trionfalmente in patria dove tutti lo credevano morto. Diventò un born again christian e iniziò a fare il motivational speaker, i cui discorsi vertevano principalmente sul perdono cristiano; successivamente volò in Giappone e cercò tutti i suoi carcerieri per poterli perdonare di persona. Contattò persino Watanabe, ma questi si rifiutò d'incontrarlo. In occasione dei Giochi Invernali di Nagano del '98, ormai straripante di vecchiezza, portò persino la torcia olimpica.

Sull'incredibile storia di Zamperini (almeno sulla prima parte, poi è diventato un coglione) una tizia ha scritto un libro chiamato Unbroken, il quale, adattato dai fratelli Coen, è stato di recente tramutato nell'omonimo film, in uscita quest'anno, diretto nientemeno che da Angelina Jolie, con Jack O'Connell nella parte del protagonista. Povero Zamperini, dopo aver vissuto per millemila anni è morto pochi mesi prima dell'uscita del film tratto dalla sua vita; che dire, a questo punto speriamo che sia una cacata.

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Morirono così