IL MORTO DEL MESE

venerdì 13 giugno 2014

Karlheinz Deschner (1924-2014)

HAßFURT, TEUTONIA - E' cadavere già da un bel pezzo ma non ce n'eravamo accorti, ringraziamo un nostro piccolo lettore per averci informati. Parliamo di Karlheinz Deschner, senzaddio tedesco che per tutta la sua esistenza ha tentato (invano) di combattere la Sacra Romana Chiesa utilizzando le sole armi possibili: la storia e la logica. Autore di centinaia di libri sull'argomento (su tutti i dieci volumi di Storia criminale del cristianesimo), con lui se ne va un pezzo fondamentale dell'agnosticismo moderno. Preghiamo per la sua anima.
Anche se intere generazioni di teologi hanno demonizzato certe teorie di Copernico, Galileo, Darwin, quando una conoscenza vale per tutti, la avalla anche il clero; allora ognuno ha il permesso di credere ciò che un tempo era eresia, e diventare comunque beato. Quello che conta non è infatti ciò che viene annunciato, ma chi lo annuncia. Ogni «nuova» teologia è un nuovo tentativo teologico di sopravvivenza.
Lo so, trovate tutto questo disgustoso. Cercherete di farmi tacere in un modo o nell'altro. Considerate però: se voi aveste taciuto per primi, quanto volentieri lo avrei fatto anche io. E se almeno in futuro teneste chiusi i vostri becchi pieni di Dio, anch'io terrei chiuso il mio becco ateo.
Tra le più interessanti reliquie corporali ci sono senza dubbio il cordone ombelicale di Gesù e il santissimo prepuzio, esposti alla venerazione per secoli nella famosa cappella Sancta sanctorum in Laterano. Ovviamente anche una chiesa a Chàlonssur-Marne aveva un cordone ombelicale di Cristo, la cui autenticità fu addirittura «dimostrata» da padre Charles Rapine, superiore dei recolletti di Parigi. Quale delle tre chiese invece possedesse l'autentico prepuzio di Gesù non riuscì a deciderlo intorno al 1300 neanche un Innocenzo III, il papa più potente della storia. Lasciò il problema a Dio. Questi però non decise, e così il prepuzio di Gesù si moltiplicò segretamente. Una monografia redatta nel 1907, «Il santissimo prepuzio di Cristo», elenca almeno tredici luoghi che si vantano di possedere un «autentico» prepuzio divino. Nel 1427 fu fondata una «Fratellanza del Santo Prepuzio».
L'antisemitismo più violento comincia già con i più noti dottori della chiesa, con Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino – anche i roghi delle sinagoghe cominciano già sotto di loro! – e portò in modo conseguente a enormi sacrifici di sangue e di proprietà ebraiche per tutto il medioevo – quando la chiesa anticipò la «stella di Davide» hitleriana, nonché lo slogan nazista «Non comprate dagli ebrei!» – e molto più in là. Gli ebrei furono uccisi, affogati, sottoposti al supplizio della ruota, impiccati, fatti a pezzi, squartati, bruciati vivi e sepolti vivi. Furono trascinati con le corde e per i capelli ai fonti battesimali; l'alto clero partecipò attivamente, e nessuna persecuzione gli parve mai abbastanza aspra.
I francescani furono anche carnefici nei campi di concentramento che, nello «Stato Indipendente di Croazia», nella «Croazia di Dio e di Maria», venivano su come funghi. Il campo di concentramento di Jasenovac, tristemente noto per le sue decapitazioni di massa – vi morirono circa duecentomila serbi ed ebrei – ebbe per un periodo come comandante il francescano Filipovic-Majstorovic, detto «frate Satana». In quattro mesi vi furono fatte fuori sotto la sua direzione quarantamila persone. Soltanto il borsista francescano Brzica vi decapitò in una notte, il 29 agosto 1942, milletrecentosessanta persone con un coltello speciale. L'arcivescovo Stepinac, che nel maggio 1943 presentò in Vaticano un memorandum in cui sottolineava i meriti degli ustascia, ringraziava a questo proposito non a caso il clero croato, «soprattutto i francescani».
Niente nella mia vita mi manca meno di Dio.
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Morirono così