IL MORTO DEL MESE

mercoledì 20 novembre 2013

Morì oggi - 20 novembre

Zumbi
1655-1695
Cari lettori dalla carnagione più scura oggi si festeggia il "Giorno della coscienza negra" e lo si fa ricordando la storia di Zumbi, lo Spartaco brasiliano. Zumbi viveva a Palmares in un quilombo ovvero una comunità autogestita di schiavi africani fuggiti, nel caso di Palmares, dal giogo degli olandesi. Il Quilombo di Palmares era grande quanto il Portogallo, ma abitato da circa 30 mila persone.

Zumbi quindi nasce libero e a volerla dire tutta è anche il nipote della principessa africana Aqualtune e suo zio Ganga Zumba è il capo del Quilombo; tutto questo però non serve a salvarlo da un missionario che lo rapisce all'età di sei anni, lo battezza, gli insegna il portoghese, il latino e gli fa fare il chierichetto. Zumbi però compie 15 anni, scappa e torna a Palmares dove fa un po' il bulletto e comanda un po' di missioni militari stravincendo contro i portoghesi.

Nel 1678 il governatore della Capitania de Pernambuco contatta Ganga Zumba e gli propone una tregua: se a Palmares riconoscono l'autorità portoghese a tutti gli ex schiavi del quilombo viene riconosciuta la libertà. Ganga Zumba accetta l'offerta, ma a Zumbi non sta bene, lui li odia i portoghesi e vorrebbe che a tutti i neri venisse riconosciuta la libertà, non solo a quelli di Palmares: quindi spodesta "il zio" (cit.), conquista la leadership e forte della cultura occidentale, fa il gesto dell'ombrello (che lui in quanto brasiliano chiama "banana"), ai portoghesi (che in quanto portoghesi lo chiamano "manguito"). Ad ogni modo tutti si intendono perfettamente e partono 15 anni di conflitto tra i rappresentanti della corona portoghese e la popolazione di Palmares che portano alla morte di Ganga Zumba per avvelenamento.

Lo scontro è ai massimi livelli quando il 20 novembre 1695 Zumbi viene tradito e preso in un'imboscata da Furtado de Mendonça: viene giustiziato, gli viene tagliata la testa, poi gli tagliano il pene e glielo ficcano in bocca. Come un trofeo portano la sua testa così conciata al governatore Melo e Castro (un cognome a tema), il quale la espone in piazza a Recife per far paura ai neri e smentire le leggende che volevano Zumbi immortale.

Oggi la statua della testa di Zumbie è invece esposta a Brasilia in onore del personaggio (nella statua non gli hanno fatto il pene in bocca); i quilombo continuano ad esistere qui e lì in Brasile; tutti i capoiresti lo ricordano come un mito e nel 1984 gli hanno dedicato un film dall'originale titolo di Quilombo con la colonna sonora di Gilberto Gil; a Zumbi però hanno dedicato un po' di canzoni anche i Soulfly, Jorge Ben e i Sepultura.
A felicidade do negro é uma felicidade guerreira

Morirono così