IL MORTO DEL MESE

martedì 9 aprile 2013

Carmine Infantino (1925-2013)

MANHATTAN, NEW YORK CITY, NEW YORK, STATI UNITI D'AMERICA - Sembra incredibile, ma solo oggi parliamo della morte dell'immenso Carmine Infantino. A questo proposito avrei una scusa più che plausibile che coinvolge un armadietto pieno di agenti chimici, una tempesta, un tapis roulant, un mondo in cui sono molto più anziano e un pollo di gomma, ma difficilmente mi credereste.

Chi nell'eterno scontro tra DC e Marvel ha scelto di stare dalla parte dei supereroi senza responsabilità non potrà che ricordarsi per sempre del fumettista di origini campane per aver donato nuova vita a tutto il parco supereroistico della casa editrice di Broadway.

Suo è stato infatti l'epocale Showcase #4, sul quale appariva Barry Allen, il Flash con la tutina rossa che è ormai nell'immaginario comune (tranne per quelli che parlano di Flash e Flash Gordon come se fossero la stessa cosa, ma per loro immagino sia prevista la pena di morte), ben lontano per grafica e carattere dal suo predecessore Jay Garrick, inalatore di acqua pesante e indossatore di scodelle per cani. Proprio Barry Allen fece tornare agli americani la passione per i supereroi, così iniziarono a nascere le nuove versioni dei vecchi supereroi e quelli nuovi passarono dal visagista.

Carmine in particolare mise mani su Batman, liberandolo un po' dagli aspetti più macchiettistici, creò la nuova Batgirl, un personaggio copia di Plastic Man e raccontò le storie del povero Adam Strange, costretto a fare zapping tra la Terra e Rann. È anche autore di due grandi personaggi del mondo paranormale della DC come Deadman, il circense amico delle dee indù, e lo Straniero Fantasma, il paranormal trainer di tutti i supereroi. Mi sembra poi doveroso ricordare come fosse lui alle matite di Flash quando apparve per la prima volta Terra 2 e tutti i mondi infiniti, che anticipando i tempi vennero coinvolti da una crisi interdimensionale che quella attuale al confronto sembra una bazzecola.

Gli anni successivi lo hanno visto art director, scopritore di talenti (Neal Adams su tutti), impegnato in un film decente su Superman e oggi cadavere. La vecchiezza che lo attanagliava da tempo lo ha alla fine ucciso, commettendo quello che mi piace definire un "infantinicidio".
The answer my friend is written in the wind
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Morirono così