IL MORTO DEL MESE

giovedì 21 marzo 2013

Pietro Mennea (1952-2013)

ROMA, ITALIA - Salutiamo il più veloce corridore nato nella BAT provincia, ma anche il primatista mondiale sui 200 metri tra il 1979 e il 1996; tutti noi che nel '79 avevamo l'età giusta ce lo ricordiamo infatti per i suoi 19 secondi e 72 centesimi a Città del Messico.

Alcune malelingue attribuirono quel record eccezionale (ancora oggi è imbattuto in Europa) all'altitudine della città messicana, altri invece alle alte posizioni nella scala di Scoville delle pietanze centroamericane; poco importa, la Freccia del Sud, come veniva chiamato, fu detentore anche del record mondiale a livello del mare tra l'80 e l'83.

Mennea partecipò a un sacco di mondiali, cinque olimpiadi e tante altre gare con le sue partenze lente e i suoi sorpassi nell'ultimo tratto; poi, lasciato lo sport, si prese quattro lauree: scienze politiche, giurisprudenza, scienze motorie e lettere, alla faccia dei millantatori. Scrisse libri, fece il commercialista, l'avvocato, il parlamentare europeo etc. etc.

Nel 2000 vinse un concorso per una cattedra all'Università dell'Aquila, ma poco dopo l'assunzione fu costretto a dimettersi in quanto già parlamentare europeo. Lui non la mandò giù e andò dal sottosegretario del Miur Guerzoni a protestare, il quale però, pur essendo del suo stesso schieramento, diede ragione all'università. Fu questo il motivo che lo spinse nel 2002 ad abbandonare l'Italia dei Valori per passare da Berlusconi, o ancora una volta voleva essere il primatista mondiale di quella che si sarebbe trasformata nel giro di qualche anno in una vera corsa ad accaparrarsi soldi e posti nel Popolo della Libertà?

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Morirono così