IL MORTO DEL MESE

venerdì 15 febbraio 2013

Chris Kyle (1974-2013)

GLENT ROSE, TEXAS, USA - Guardatelo: quest'uomo ha ucciso a sangue freddo più persone di Jack lo Squartatore, Dorothea Puente, William Heirens e Lolong messi insieme, ma, invece che un omicida, è considerato un eroe! Che ci volete fare, è così che funziona: se uccidi sei un assassino, ma se lo fai indossando una divisa allora ti danno una o più medaglie. Tranquilli, non intendiamo fare pippotti antimilitaristi da quattro soldi, tanto a noi che ci frega, in un modo o nell'altro bisogna pur crepare.

Christopher Scott Kyle verrà ricordato come il cecchino più letale della storia degli Stati Uniti: nessuno è riuscito ad ammazzare più cristiani (si fa per dire) di lui, ben 160 uccisioni dalla lunga distanza (sono quelle confermate, lui ne rivendica 255), tutte effettuate nell'ultima guerra in Iraq. Certo, poca roba rispetto a cecchini del calibro del robot sovietico Lyudmila Pavlichenko (309) o del mostro (in tutti i sensi) finlandese Simo Häyhä (soprannominato dai russi La Morte Bianca, con 505 uccisioni confermate detiene il record mondiale). Se volete saperne di più leggetevi la sua autobiografia, American Sniper.

Kyle diventò famoso anche fra i suoi nemici: durante il periodo di stazionamento a Ramadi era conosciuto come Shaitan Ar-Ramadi, il Diavolo di Ramadi; i ribelli misero pure una taglia sulla sua testa di 20.000 $, presto lievitata a 80.000 (come facevano a sapere chi era a sparare da due chilometri???). Durante la guerra fu colpito due volte e subì ben sei diversi attacchi dinamitardi, uscendone sempre vivo.

Nel 2009 si congedò per stare con la famiglia e si dedicò all'Heroes Project, iniziativa creata per fornire supporto materiale e psicologico ai veterani invalidi o affetti da PSTD; ed è stato proprio un tizio affetto dal suddetto disturbo ad ammazzarlo nei pressi del poligono di tiro dove l'avevano portato per tentare di aiutarlo a superare i suoi problemi (ottima mossa!). Che morte demmerda, dopo mesi passati pancia in giù sulla sabbia ad ammazzare arabi, è crepato dietro casa sua, dove pensava di essere al sicuro (vabbè, in Texas...).

Ma Kyle è riuscito a battere un record persino da morto: il suo funerale è stato celebrato in uno stadio a Irving, poi sono andati a seppellirlo a Austin, dopo 200 miglia di processione funebre, la più lunga della storia degli Stati Uniti.

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Morirono così