IL MORTO DEL MESE

sabato 12 gennaio 2013

Rizana Nafeek (1988-2013)

DAWADMI, ARABIA SAUDITA - Pensavate che la pena di morte ce l'avessero solo gli USA? Anche altri paesi sottosviluppati ce l'hanno, cosa credevate. Fra questi il più bello è sicuramente l'Arabia Saudita: Sharia, zero diritti civili, processi farsa, nessuna pietà e soprattutto esecuzione pubblica per decapitazione. Avete capito bene, il tapino viene portato in piazza, il boia urla "Allah è grande" e zac!, via la testa con un colpo secco di spada (capita anche che il corpo senza testa venga crocifisso e tenuto esposto per giorni, non sto scherzando). A volte si va per fucilazione o lapidazione, ma è raro. Se andate in Arabia Saudita state attenti, ci sono un sacco di modi per farsi decapitare: a parte l'omicidio e lo stupro, c'è l'apostasia, la blasfemia, la prostituzione, lo spaccio di droga, la rapina a mano armata, l'adulterio, la fornicazione, la prostituzione, l'omosessualità, l'idolatria, dichiarare guerra in nome di Dio (?), la magia e la stregoneria, la cui differenza or ora mi sfugge.

Beh, è mezzora che stai parlando, ci vuoi dire cos'ha fatto Rizana Nafeek?
Sì, ci stavo arrivando... la povera Rizana Nafeek forse tutte queste cose non le sapeva quando decise, appena diciassettenne, di emigrare dallo Sri Lanka per cercare fortuna in Arabia Saudita. Trovò lavoro come domestica pressò una coppia saudita che aveva avuto da pochi mesi un bambino; quest'ultimo ebbe a morire proprio fra le braccia della Nafeek, soffocato mentre beveva del latte. I genitori del piccolo denunciarono subito la domestica, rea a loro dire di averlo intenzionalmente ucciso, così venne messa in carcere e condannata a morte (il fatto successe nel 2005, la sentenza arrivò nel 2007). Non vi dico il casino: il Presidente dello Sri Lanka che cercava di fare pressioni sul Re, gente in piazza, morti che escono dalle fosse, sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme, etc. A nulla è servita l'intercessione del Principe Carlo, alla fine la poveretta è stata portata in piazza e, come da manuale, decapitata.

Un'ultima dichiarazione?
Ai condannati non è consentito dire qualcosa prima di morire, ma secondo Muhammad Saad al-Beshi, il principale boia saudita, prima di eseguire la sentenza è usanza invitare il condannato a recitare la Shahada, quindi potrebbe essere stata questa la sua "ultima dichiarazione". Non saprei, dal video dell'esecuzione (decapitazione a 3:30) non si capisce.

E l'ultima cena?
A quanto pare in Arabia Saudita i condannati non hanno diritto a nessun "pasto speciale", esattamente come in Texas.

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Morirono così