IL MORTO DEL MESE

lunedì 20 agosto 2012

Michael Hooper (1972-2012)

MCALESTER, OKLAHOMA, USA - Mamma mia... secondo me ai giudici è bastato guardarlo in faccia per capire ch'era colpevole. Ma scopriamo insieme la vera storia di Michael Hooper!

Era un luminoso pomeriggio d'aprile
Beh, in realtà era dicembre: era il 1993 e Hooper si trovava nella sua macchina in un posto isolato con la ex e i due figli di lei; dopo averla ammazzata con due colpi di pistola in faccia, uccise con la stessa modalità i piccoli Tonya e Timmy, di rispettivamente 5 e 3 anni, affinché non testimoniassero contro di lui (vabbè, ma a quell'età cosa volevi che testimoniassero?), poi li seppellì.

In verità vi dico
Prima di schiattare Hooper ha ringraziato Dio e i suoi familiari:
I just want to thank God for such an exuberant send-off. Also, my family for standing by me throughout all this. I appreciate them being there for me through the hardships.
Poi ha pregato affinché la sua anima finisse direttamente nelle mani di Gesù:
I ask that my spirit be released directly into the hands of Jesus. I'm ready to go.
E infine, mentre il veleno iniziava a scorrere nelle sue vene:
I love you all.
Anche noi ti amiamo Michael! Dopodiché nel penitenziario devono aver festeggiato, perché Hooper era il centesimo tizio giustiziato in Oklahoma dal 1990, anno in cui fu ristabilita la pena di morte. Pe pe peppeppepè, Pe pe peppeppepè, etc.

Gnam gnam!
Beh, di sicuro Hooper c'ha stupito con il suo ultimo desiderio culinario; forse voleva mantenersi leggero per il viaggio all'inferno, oppure più semplicemente era un fruttariano. Come ultimo "pasto" ha ordinato un succo di mirtillo, more, ciliege, fragole, una pesca, un'albicocca, una susina, un'arancia, una pera, mela, mela, banana e caffè.

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Morirono così